Cronaca / Lecco città
Giovedì 24 Gennaio 2019
A Lecco in tre mesi
previsti 7.500 nuovi posti di lavoro
Camera di commercio: la parte del leone la farà il comparto industriale, che stando alle stime assorbirà il 56,9% delle assunzioni
Il nuovo anno porta con sé una ventata di aria fresca, per quanto riguarda le assunzioni: in base alle previsioni affidate dai titolari delle aziende lecchesi all’ufficio statistica della Camera di Commercio, infatti, nel primo trimestre del 2019 saranno messi a disposizione ben 7.500 posti di lavoro, un terzo dei quali destinato agli under 29.
In base a quanto raccolto nell’ambito dell’indagine Excelsior, che fotografa le previsioni occupazionali delle imprese, l’inizio del 2019 porterà con sé una buona dose di opportunità lavorative, con particolare attenzione alle figure high skills.
In ogni caso, entrando nel dettaglio dei risultati elaborati dalla Camera di Commercio di Lecco – da dove hanno avuto modo di rimarcare che il dato è corrispondente alla realtà se non inferiore alle reali aspettative, in quanto le cifre comunicate dalle aziende sono generalmente prudenti - a cercare nuovo personale sarà il 21,3% delle aziende con almeno un dipendente.
La parte del leone la farà il comparto industriale, che assorbirà il 56,9% delle assunzioni. Nel complesso si parla di 4.270 nuovi contratti, di cui 390 riguarderanno le costruzioni. Rispetto all’indagine scorsa, che aveva analizzato le aspettative relativamente al periodo dicembre 2018-febbraio 2019, continua il calo della quota di nuovi ingressi nel terziario (dal 45,5% al 42,6%). In particolare, le nuove assunzioni previste saranno 850 nel commercio; 590 nel turismo; 1.790 negli altri servizi.
Una parte importante dei nuovi posti di lavoro è stata messa a disposizione durante questo primo mese dell’anno: si parla di 3.190 assunzioni programmate dalle aziende lecchesi, con un terzo di contratti a tempo indeterminato. Anche in questo caso si può parlare di contrazione: a dicembre la percentuale era stata del 35,4%, mentre a gennaio non ha superato i 32,4 punti. In questo senso, Lecco scende dal primo al settimo posto tra le province lombarde (precedendo Pavia, Bergamo, Como, Brescia e Sondrio), con una quota inferiore sia alla media lombarda che a quella nazionale (rispettivamente 36% e 33,9%).
Le assunzioni “stabili” si concentrano soprattutto nelle “costruzioni” (48,4%), nel “manifatturiero” (36,8%) e nei “servizi alle imprese” (34,6%). Al contrario, i comparti che fanno ricorso in misura minore a questa tipologia contrattuale sono “servizi alle persone”, “turismo” e “commercio”, che ricorrono maggiormente al tempo determinato (rispettivamente 72,8%, 69,5% e 57,7%). Si mantiene elevato, anche se in deciso calo, il ricorso ad altre forme contrattuali nel “turismo” (13%, contro il 33,9% di dicembre).
Restano stabili invece i contratti di apprendistato (dal 7,3% al 7,2%, più che in Lombardia e in Italia, rispettivamente 5% e 6%). Tornano a salire i contratti a tempo determinato (dal 51,6% al 58,3%, valore superiore alla media regionale, 55%, ma inferiore a quella nazionale, 57,4%), mentre crollano le altre forme contrattuali (dal 6% di dicembre al 2% di gennaio, valore inferiore a quelli lombardo e italiano, che si attestano entrambi intorno al 3%).
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