Cronaca / Lecco città
Domenica 26 Novembre 2017
A Lecco in sei anni le banche
hanno perso 205 lavoratori
I numeri presentati dal segretario Luca Dell’Oro: «L’adozione delle nuove tecnologie serve solo ad abbassare i costi e non a sviluppare opportunità»
Nel pieno di un momento straordinario per il sistema creditizio si è tenuta al Nh Pontevecchio di Lecco l’assemblea annuale della Fabi provinciale, il maggior sindacato dei bancari.
A introdurre il quadro della situazione è stato il segretario Luca Dell’Oro: «A quasi dieci anni dall’inizio della crisi – ha detto – le banche sono state messe a dura prova. Il deterioramento della qualità del credito, i massicci interventi normativi europei e nazionali, l’ingente, repentino e incontrovertibile impatto delle nuove tecnologie e, infine, la compressione del margine di interesse hanno portato il sistema a una tensione senza precedenti».
Un panorama in cui «le grandi banche hanno continuato a sfornare piani industriali per ridurre i costi e convincere gli investitori a sottoscrivere capitale sociale» per un ammontare complessivo di 37 miliardi di euro in aumenti di capitale sottoscritti dall’intero sistema bancario. Ciò in aggiunta a quanto avvenuto nelle banche popolari, obbligate per legge a trasformarsi in Spa, mentre le Bcc «sono alle prese – ha affermato Dell’Oro - con la trasformazione in gruppi cooperativi il cui impatto sui soci, sui territori e sui dipendenti è ancora lontano dall’essere chiaro».
Negli ultimi 6 anni (2011-2016) l’occupazione nel settore bancario in provincia di Lecco ha perso 205 dipendenti, pari al 13% del totale, mentre gli sportelli sono passati dai 243 del 2011 ai 238 nel 2016.
In un’ampia relazione Dell’Oro ha illustrato il quadro sindacale e i nodi di sistema, ha parlato di esodati e pensionati, del riposizionamento delle strategie sindacali e anche dei servizi che l’associazione mette a disposizione degli iscritti, dalle polizze assicurative professionali alla tutela legale gratuita per gli iscritti, che arriverà dal 2018, fino alle diverse attività di consulenza legale.
Uno dei focus principali è andato alle nuove tecnologie «utilizzate dai vertici delle banche per ridurre i costi piuttosto che per sviluppare nuove opportunità».
Inquadrati i problemi principali, Dell’Oro ha indicato due possibili vie sindacali per affrontarli: «Primo – ha affermato – coinvolgere attivamente nelle scelte e nelle attività sindacali le nuove generazioni, perché con loro si giocherà il futuro della categoria; secondo, allargare la nostra attività a tutela di tutti i lavoratori del settore finanziario perché i confini tra bancario, consulenti e assicurativi sono davvero labili».
Questo il consiglio direttivo eletto dall’assemblea: Carlo Bartesaghi, Lodovico Bonetti, Vittorio Calastri, Ambrogio Canepari, Claudio Cogliati, Luca Dell’Oro, Reinaldo Ferreri, Giovanni Galli, Morgana Mantovani, Michela Mazza, Paolo Milani, Davide Procida e Biagio Spreafico.
Martedì 28 sarà eletta la nuova segreteria che dovrebbe essere nel segno della continuità.
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