Cronaca / Lecco città
Martedì 21 Luglio 2015
«A Lecco un ottimo lavoro
Il campus aiuterà la crescita»
Il sottosegretario De Micheli ha incontrato gli imprenditori
«Vogliamo ridurre la pressione fiscale, le imprese puntino sull’innovazione»
Un vulcano emiliano si è abbattuto sull’Api di Lecco. Mezz’ora di intervento senza quasi mai prendere fiato. Un sorso d’acqua a metà discorso e poi riprende come un martello pneumatico.
Paola De Micheli, sottosegratario all’Economia e finanze, è stata ospite in via Pergola per l’incontro dal titolo “Investiamo sullo sviluppo: credito, export e innovazione per il made in Lecco”.
L’onorevole del Pd Gian Mario Fragomeli è stato il collegamento per portare sotto il Resegone l’inarrestabile sottosegretaria tra le più presenti, e dalla parlantina si capisce il motivo, nei talk show politici. Dopo una prima parte in cui hanno tracciato una fotografia della situazione delle pmi del nostro territorio Fragomeli, il presidente di Api Luigi Sabadini, Mauro Gattinoni direttore Api e Antonio Rocca presidente ordine commercialisti di Lecco, la parola è passata alla De Micheli che non ha cercato di aggirare l’ostacolo: «Il credito alle imprese e il fisco sono due capisaldi su cui l’Italia deve puntare sempre – spiega il sottosegretario -. Certe volte noi dovremo andare oltre le nostre convinzioni secolari: in Irlanda e in Inghilterra sono stati usati soldi pubblici per salvare le banche, se penso al nostro recente passato io sono dell’idea che avremmo potuto farlo anche in Italia. Il fisco è una leva di sviluppo e giustizia straordinaria. L’obiettivo con il governo è sì di ridurre la pressione, ma in cambio le aziende devono dare qualcosa e lo devono dare con l’innovazione e la tecnologia. Ottimo quello che state facendo qui a Lecco con il Politecnico e il Cnr». Erano presenti all’incontro in Api anche il vicesindaco di Lecco Francesca Bonacina e il presidente della Camera di commercio Vico Valassi che ha chiesto alla De Micheli di ripensare alla riforma che vuole cancellare quella di Lecco: «Io non ero d’accordo con questa decisione – dice – purtroppo ha prevalso un’altra corrente di pensiero». Non risparmia tirate di orecchie alle imprese il sottosegretario di Piacenza riguardo l’export: «Va bene l’autocelebrazione: abbiamo la moda, il design, siamo bravi a fare tante cose, ma dobbiamo essere competitivi, dobbiamo abbassare i costi e andare all’estero tutti insieme, non da soli, altrimenti non si va da nessuna parte».
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