A Lecco un cane ogni dieci abitanti: un esercito di meticci che batte tutte le razze

«La situazione attuale in Ats evidenzia un incremento annuo medio del 4%», spiega Diego Perego, direttore del servizio igiene urbana veterinaria

Lecco

Un esercito di meticci che batte tutte le razze. Sono complessivamente 42.373 i cani registrati all’anagrafe in provincia di Lecco, di questi 15.590 meticci ovvero l’incrocio di più razze.

Al secondo posto i setter inglesi con 1.752 esemplari, seguiti da 1.513 jack russell terrier.

Sono 1.496 i pastori tedeschi, 1.385 i barboni dai nani ai più grandi, 1.375 i chihuahua.

I labrador arrivano a 1.341, sono 1.224 border collie, 1.072 i maltesi e 953 i golden retriever, seguono poi numerose altre razze.

«La situazione attuale in Ats evidenzia un incremento annuo medio del 4% - spiega Diego Perego direttore del servizio igiene urbana veterinaria -. Per i gatti si registra una tendenza di forte aumento numerico, che può essere ricondotta anche alla forte attività di “emersione” e identificazione dei felini presenti nelle colonie, senza dimenticare che l’obbligo di legge della loro microchippatura è stato introdotto solo nel 2020. A oggi i gatti presenti sul territorio della provincia di Lecco risultano 20.442».

Animali domestici che sono sempre più parte integrante della famiglia.

Nel capoluogo su 48.366 abitanti ci sono 4.774 cani, quasi uno ogni dieci persone; a Mandello su 10.340 residenti ci sono 1.044 cani ed anche qui il rapporto è di dieci a uno.

A Merate i cani sono 1.962 su 14.889 cittadini; a Calolziocorte i cani sono 1.538 e la popolazione arriva a 13.891 persone; a Valmadrera su 11.799 residenti ci sono 1.116 cani, mentre a Morterone ormai c’è il pareggio con 35 residenti e 27 cani.

A Dorio c’è un cane ogni sei persone considerato che i residenti sono 318 e i cani 56; e a Erve uno ogni quattro conteggiati i 717 residenti e i 169 cani.

Ad Abbadia invece ci sono 433 cani su 3.209 residenti, a Bellano sono 478 su 3.204, a Bosisio 485 su 3.412 residenti, a Lierna sono 325 su 2.124, a Moggio 80 su 485 residenti, a Montevecchia 390 su 2.677 abitanti.

In realtà i cani sul territorio sono di più rispetto ai numeri ufficiali visto che c’è ancora chi non li registra all’anagrafe.

Cani e gatti sono ormai parte integrante della famiglia e quando la loro vita si spegne resta un grande vuoto, ed anche se leggenda vuole che vadano a Ponte dell’Arcobaleno dove tutto è eterno, la mancanza si sente.

C’è chi decide di fare cremare Fido e Micia e di tenere l’urna in casa, spesso vicino alle foto dei congiunti scomparsi.

Ora però è stata approvata la legge che permette ai defunti di essere tumulati insieme ai propri animali domestici: un passo verso il riconoscimento della loro importanza e un modo per ringraziarli dell’amore donato in vita. Un tema che sta tenendo alta l’attenzione anche nel lecchese.

Sul fronte dei servizi per gli animali domestici è ormai un exploit di attività, da chi vende cibo di prima qualità, alle toelettature fino ad abbigliamento ed accessori.

In città ci sono varie aree cani: in via Martiri di Nassiriya, in viale Adamello, in via Calatafimi, in via monsignor Polvara, in via Crollalanza, in via Santo Stefano, in via De Gasperi, lo spazio in prossimità del parco di Villa Eremo, in via Fra’ Galdino, in via Magenta nella zona del parco V Alpini.

A Germanedo in via Risorgimento all’angolo con via Giusti è invece nato un dog park, un’area attrezzata per cani, per una spesa di 210.990 euro, di questi 175.000 dalle casse comunali e 35.900 euro da Regione con il bando rigenerazione urbana.

© RIPRODUZIONE RISERVATA