
Cronaca / Lecco città
Venerdì 25 Aprile 2025
25 aprile: a Lecco migliaia persone in corteo. Appello del sindaco ai giovani: «La democrazia va fatta vivere»
In una luminosa mattinata di primavera, Lecco ha reso omaggio all’80° Anniversario della Liberazione con una celebrazione partecipata da migliaia di persone, che hanno affollato le piazze e le vie del centro per ricordare e rinnovare i valori fondanti della Repubblica italiana. La cerimonia, intensa e sentita, è stata guidata dal sindaco Mauro Gattinoni, che ha pronunciato un discorso profondo, appassionato e carico di richiami alla memoria storica e all’attualità.
Sin dalle prime parole, Gattinoni ha sottolineato l’importanza di questo anniversario come “una data fondante del nostro percorso democratico, del nostro stare insieme come Paese”, e ha voluto rivolgere un pensiero speciale a Papa Francesco, definito “un grande uomo di Fede, un grande uomo di Pace”, omaggiato con le bandiere a mezz’asta, “quasi fosse un inchino nostro, della nostra città, dell’Italia, dell’Europa e del mondo intero”.
Davanti a un pubblico composto da rappresentanti istituzionali, autorità militari, civili e religiose, studenti, associazioni e cittadini, il sindaco ha rievocato con commozione la pluralità della Resistenza: “una risposta ‘umana’ al buio della dittatura, un atto collettivo di coraggio nato dal desiderio profondo di libertà e giustizia”. Particolarmente toccanti i passaggi dedicati agli Alpini, al CAI Lecco e agli Scout, “porta bandiera” ideali del territorio, che hanno contribuito alla Liberazione con azioni concrete e sacrifici spesso estremi.
Non è mancata una riflessione lucida e pungente sull’attualità: “La democrazia non è mai un punto di arrivo, ma una conquista quotidiana”, ha ammonito Gattinoni, parlando direttamente ai giovani, “i Lecchesi del 2100”, invitandoli a vigilare sui processi storici e politici in atto, per non ripetere gli errori del passato.
Infine, un accorato appello a difendere il progetto europeo, “costruito sul sangue versato, sulla diplomazia e sulla solidarietà”, contro ogni forma di sovranismo o isolamento: “Se vuoi la pace, i muri li devi abbattere, non costruirli!”.
Il discorso si è concluso con un appello alla partecipazione e all’impegno civico, vero cuore della giornata: “A voi ragazzi, a voi lecchesi del 2100, affidiamo questa eredità. Siate competenti, siate partecipi, siate coraggiosi e siate vigili! Perché far vivere la democrazia è il compito più importante del vostro presente.”
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