Villa Manzoni vietata ai cani
Anche se nella borsa
L’episodio a Pasquetta. Alla fine l’animale è entrato
Mentre in Regione è in discussione il disegno di per il libero accesso libero dei cani nei luoghi pubblici, e già parecchi gli ospedali aprono le porte ai quattro zampe, ormai considerarti dei veri e propri familiari, a villa Manzoni, il lunedì di Pasquetta, Dixia yorkshire, condotta in una borsa, è stata bloccata all’ingresso.
C’è voluto l’intervento della polizia locale per permettere al cane, dalle micro dimensioni, di accedere alla storica dimora restando nel suo trasportino.
«Sono senza parole - sbotta Renato Francesco Coppola - abito a Lierna e avevo ospiti degli amici e parenti, visto il maltempo abbiamo deciso di visitare villa Manzoni. Dixia era custodita in una borsa da cui sbucava solo il muso, considerato che è uno yorkshire non si notava nemmeno. Sta di fatto che acquistati i biglietti, stavamo per entrare, quando il guardiano ci blocca. Non ne voleva sapere di fare entrare il cane. Ho fatto notare che non c’erano indicazioni che vietavano l’accesso ai cani. Ho rimarcato che era uno yorkshire, che sarebbe rimasto nella borsa, ma nulla. Abbiamo percepito poca disponibilità all’andare incontro al turista».
«A quel punto ho chiamato il 112, che mi ha consigliato di rivolgermi alla polizia locale che è velocemente intervenuta - continua Coppola -. Abbiamo spiegato le nostre ragioni. A quel punto è stato chiamato il responsabile dei musei Mauro Rossetto, che ha dato il consenso all’ingresso di Dixia. Ora ci chiediamo se per accedere al museo con un piccolo cane nella borsa, sia necessario chiamare il responsabile del museo? Dov’è l’accoglienza turistica? Avrei capito fosse stato un cane di grosse dimensioni, un pastore o un cane San Bernardo. Non ci aspettavamo un trattamento del genere».
In Comune chiariscono: « A villa Manzoni i cani non possono entrare, essendo una casa museo riproduce ambienti di vita con mobili originali, che non sono inseribili in una vetrina, e potrebbero essere danneggiati». In Regione Lombardia, il disegno di legge che mette nero su bianco i diritti degli animali da affezione, ma anche i doveri dei loro proprietari. La proposta introduce il libero accesso degli animali domestici, accompagnati dal proprietario, in tutti i luoghi pubblici: ospedali, esercizi pubblici e commerciali, manifestazioni fieristiche, locali e uffici aperti al pubblico, oltre che sui mezzi di trasporto pubblico.
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