Varenna, troppe bancarelle
Il sindaco vieta il mercatino
Scoppia la polemica per la decisione del primo cittadino di negare l’esposizione agli artigiani su area demaniale
Gli ambulanti: «Siamo qui da 15 anni e abbiamo sempre pagato, perchè cacciarci?» Manzoni: «Non ci stanno tutti»
Giro di vite contro i mercatini e gli artigiani che espongono in paese.
Troppe le richieste, poco lo spazio a disposizione, il Comune regolamenta l’area destinata agli espositori ai giardini di Olivedo. O meglio, essendo complicato regolamentare, decide di cancellare la possibilità di esporre salvo in occasione di qualche manifestazione.
Problema di competenze
Scoppia la polemica, anche perché l’area dei giardini di Olivedo vicino all’attracco della Navigazione è demaniale, cioè di competenza dell’Autorità di bacino, che non è stata coinvolta nella stesura del regolamento.
A sollevare le proteste Sara Ambrosini e Roberto Poletti, storici espositori, che da anni nel periodo da aprile a settembre, espongono i loro prodotti artigianali, in Olivedo.
«Da sei anni espongo prodotti artigianali, come saponi, che realizzo io artigianalmente, e fino alla scorsa estate non ci sono stati problemi - spiega Sara Ambrosini -, poi nei mesi scorsi al momento della richiesta dello spazio abbiamo trovato difficoltà, e il Comune non ci ha dato delle chiare motivazioni. Eppure abbiamo sempre pagato la nostra quota, sui 450 euro per il periodo estivo, all’Autorità di bacino che non ha mai fatto problemi».
A lei fa eco Roberto Poletti. «Io espongo ormai da quindici anni e adesso mi trovo con la sorpresa di non avere più uno spazio. In Comune dicono che ci sono troppe richieste e allora hanno deciso di dire di no a tutti. Assurdo: non c’è rispetto per il nostro lavoro».
Due persone che dall’oggi al domani si trovano senza più un posto dove esporre: «Abbiamo tutti i documenti in regola e i nostri prodotti non fanno concorrenza a quelli delle altre attività varennesi», prosegue Sara Ambrosini.
Da non sottovalutare che gli espositori storici conoscono bene il paese, e d’estate, vista la mancanza di un ufficio turistico sul lungolago, aiutavano i turisti a destreggiarsi. Un piccolo servizio fondamentale in una delle aree di maggior passaggio. Il sindaco Mauro Manzoni si difende chiarendo: «Abbiamo ricevuto troppe richieste di espositori ed abbiamo preferito non autorizzare più nessuno, salvo in occasioni di feste e iniziative che si terranno in zona».
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