Una tesi realizzata al Cnr
Ora Matteo viene premiato
Morbegno: il giovane ingegnere riceverà il riconoscimento sabato prossimo alla Fiera delle macchine utensili.
Un percorso accademico di pregio, facoltà di Ingegneria meccanica a Lecco, al Politecnico, i primi tre anni con frequenza ordinaria, specializzazione e tesi seguendo corsi e lezioni esclusivamente in inglese. La tesi presentata in lingua inglese nel 2015, è dedicata alla microcomponentistica costruita con nuove leghe e nuovi materiali per il settore biomedicale con applicazioni anche in campo cardiovascolare. E ora un premio che apre le porte ai riconoscimenti nazionali maggiori e che verrà consegnato a Milano Rho durante Bi Mu, Fiera biennale della macchina utensile, sabato 8 ottobre.
È un momento di raccolta dopo tanti anni di studi ed applicazione per il giovane ingegnere morbegnese Matteo Del Nero, la sua tesi di laurea, svolta al Cnr di Lecco sulla realizzazione di micro-dispositivi in lega metallica nickel-titanio tramite processo di taglio laser, ha incontrato il favore della Ucimu, l’associazione dei costruttori di macchine utensili, robot, automazione. Alla fiera di settore l’ingegnere morbegnese riceverà un premio, una borsa di studio di 3.000 euro, per la «migliore tesi nell’ambito delle macchine utensili e dei sistemi produttivi» con particolare menzione per la «concezione della ricerca, l’ingegnerizzazione, l’integrazione delle tecnologie e le loro applicazioni nel settore manifatturiero meccanico». Soddisfatto Del Nero, 27 anni, e la sua tesi che riscuote interesse.
«Il mio soggetto di studio è stato apprezzato» ha precisato Matteo, che lavora alla Galperti Engineering a Colico, azienda specializzata nella realizzazione di valvole petrolifere. Lì ricopre la mansione di Quality Engineer. «Il mio studio di fine università riguardava materiali innovativi che trovano impiego nel settore biomedicale e nelle nano-tecnologie. E il mio lavoro sarà di sicuro spunto per ulteriore attività di ricerca in questo ambito. Il riconoscimento della Ucimu è importante, questa associazione di categoria raggruppa oltre duecento imprese cui va ascritto più del 70% del made in Italy del settore. Nel mio futuro - dice - c’è l’attuale impiego, e forse più avanti una esperienza di lavoro all’estero».
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