«Uffici postali che sofferenza». Pochi impiegati, coda assicurata
A Mandello apertura pomeridiana con i supplenti, ad Abbadia una sola dipendente. Il sindacalista: «I problemi sono noti. Poste promette interventi ma non fa nulla per migliorare»
Uffici postali al collasso. Pochi dipendenti e il servizio di apertura pomeridiana, il più delle volte, si effettua solo grazie a dei supplenti che arrivano da altri paesi. Un continuo turn-over che rischia di mettere in bilico l’apertura a tempo pieno.
Gli uffici postali di via Parodi sono in sofferenza. E se a Mandello gli sportelli restano aperti grazie ai supplenti, nella vicina Abbadia non resta che augurarsi che l’unica dipendente dell’ufficio di via Nazionale goda di buona salute”. «La questione tra Abbadia e Mandello è complicata. Spesso l’ufficio di Mandello riesce ad effettuare il servizio pomeridiano solo grazie a persone che arrivano da altri uffici. Completato il loro turno vengono dirottati su Mandello. Eppure basterebbe implementare il personale – dice Antonio Pacifico della Cisl Poste -. Ad Abbadia invece c’è un solo addetto per oltre tremila residenti. Poste avevano promesso di affiancare alla sola persona in servizio un altro dipendente, considerata la mole di lavoro e il carico di persone di passaggio allo sportello abbadiese, ma nulla di fatto. Ancora oggi c’è un solo sportellista che deve arrangiarsi. La carenza di personale è stata segnalata più volte agli uffici centrali: c’era stata la promessa di incrementare il personale, ma per il momento non c’è nulla di fatto».
Leggete tutti i particolari sull’edizione odierna de La Provincia.
© RIPRODUZIONE RISERVATA