Tutto esaurito sotto l’albero
E il pienone a Varenna continua
Presenze record da Natale sino all’Epifania in hotel e ristoranti
Il presidente degli albergatori: «C’è chi ha preferito il nostro lago a Parigi. E non si è pentito»
Per dire che la crisi sia definitivamente alle spalle è ancora presto, ma a Varenna nel periodo tra Natale e Capodanno, commercianti e operatori turistici hanno riscontrato i primi successi. Alberghi pieni, tanta gente in giro, un continuo viavai nei negozi, nei bar e nei ristoranti. Uno su tre è straniero.
Il clima comunque mite, la mancanza di neve in numerose località concorrenziali al lago, e la paura degli attacchi terroristici nelle capitali europee, hanno portato più gente sul lago. Senza dimenticare un grande lavoro di propaganda fatto a monte negli anni passati, e la consapevolezza che Varenna è il paese turistico per eccellenza della provincia lecchese.
«È andata bene. Abbiamo avuto alberghi pieni, una buona crescita della ristorazione ed anche sul fronte del commercio ci sono stati numeri positivi. Quest’anno grazie alle aperture dei negozi da inizio dicembre e per tutto il periodo di Natale, e le numerose iniziative organizzate - fa notare Severino Beri, presidente degli albergatori di Confcommercio, e direttore del Royal Victoria - i risultati ci sono stati. E continuano almeno sino all’Epifania. Tra i nostri ospiti c’è anche chi ha rinunciato a Parigi per i noti problemi. Ha scelto il nostro lago e non si è certo pentito».
Leggete tutti i particolari nel servizio sull’edizione odierna de La Provincia.
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