Vietato tuffarsi dalle gallerie del Moregallo: il Comune ha recintato l’area già lo scorso anno, cercando di interdire il passaggio, ma gli incoscienti che non rispettano le regole, con il rischio di farsi male, raggiungono la zona in barca.
Darsena Falck chiusa
Vietato tuffarsi anche dalla darsena Falck ai giardini di piazza Gera, darsena chiusa in quanto data in concessione ad un privato, ma puntualmente c’è chi scavalca la recinzione ed entra.
E sarebbe anche vietato tuffarsi dal pontile dell’imbarco del battello, ma ogni tanto c’è chi sfida il pericolo.
«Da anni c’è un’ordinanza che vieta di tuffarsi dalle gallerie del Moregallo, che sembrano una delle aree più ambite. Abbiamo anche messo una recinzione, ma niente da fare, arrivano via lago, salgono e si tuffano - sbotta il sindaco Riccardo Fasoli -. E’ molto pericoloso e il rischio è di farsi davvero male. E’ vietato tuffarsi anche dalla darsena Falck, ci sono i cartelli ben in evidenza che chiariscono che è una zona privata, ma niente da fare, entrano e se fai notare il divieto ti rispondono anche in malo modo. Gruppi di ragazzi che ribattono maleducatamente anche ai proprietari».
Il sindaco sta valutando una serie di controlli a sorpresa con sanzioni per chi infrange le regole.
Poche settimane fa un ragazzo tuffandosi dalle gallerie del Moregallo è finito sopra la canoa con cui aveva raggiunto la zona. Il giovane ha rischiato grosso.
Qualche anno fa, nell’agosto del 2015, si era verificato un incidente mortale proprio nell’area del Moregallo, con un tuffo dall’alto che si era rivelato fatale.
Ed anche dai pontili dell’attracco dei battelli sarebbe vietato tuffarsi. Ma il divieto non viene rispettato, ad Abbadia tre anni fa un ragazzo era morto proprio nella zona del pontile del battello.
A Vassena di Oliveto era scoppiata la polemica per i ragazzi che si lanciavano dal pontile al passaggio del battello, cercando di finire nell’onda.
«Il rispetto deve esserci»
A Lierna la zona più ambita per i tuffi pericolosi è dalle gallerie di Grumo, a Varenna in passato erano state le arcate della passeggiata a lago.
«Invito a rispettare le regole, e se c’è un cartello di divieto va osservato. Se non ci si può tuffare non ci si tuffa», rimarca il sindaco Fasoli.
Difficile intervenire per dei controlli, visto che al momento i Comuni non hanno un mezzo di vigilanza via lago, ma ad Oliveto si stanno attrezzando pronti a partecipare ad un bando che la Regione siglerà nei prossimi mesi, per avere una pilotina.
Un mezzo di vigilanza che avrà tante funzioni, e quella del controllo delle spiagge sarà la principale, soprattutto nell’ottica della sicurezza.
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