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Treni sospesi, albergatori preoccupati: «Serie conseguenze sull’economia del territorio»
«Siamo molto preoccupati. Sarà un’estate davvero complicata: è impensabile stare tre mesi senza treni. Ci saranno delle serie conseguenze su tutto l’indotto turistico ed economico. La chiusura doveva essere nei mesi invernali, più facili da gestire con un servizio di trasporto su gomma per gli studenti», dice Severino Beri, presidente di Federalberghi.
Dal 15 giugno al 14 settembre sarà sospesa la circolazione dei treni sulla tratta da Lecco a Tirano. La sospensione coinvolgerà due terzi dell’intera direttrice che collega Milano centrale con la Valtellina: i treni faranno spola solo da Milano a Lecco, con Monza come unica fermata intermedia.
Il tutto per procedere ad interventi in previsione delle Olimpiadi 2026, oltre alla soppressione di passaggi a livello a Bellano, Colorina, Chiuro e Villa di Tirano e lavori di accessibilità nella stazione di Colico.
«Il problema non riguarda solo i turisti- sottolinea Beri - non dimentichiamo che la maggior parte di chi lavora negli alberghi e locali, soprattutto di Varenna, si muove con il treno considerata la difficoltà nel trovare posteggi. Come faranno? I bus sostitutivi saranno spesso in ritardo considerato il traffico. Quel traffico che per tre mesi sarà insostenibile per tutto il territorio del lago, chi abita da Abbadia a Colico dovrà mettere in conto code, e nel malaugurato caso di un incidente l’intero sistema andrà in tilt».
Beri punta anche l’attenzione sui cantieri per lavori lungo la provinciale 72 e lungo la statale 36, che da giugno a settembre «dovranno restare chiusi, o al limite ristretti alle ore notturne».
Nessuna asfaltatura lungo la provinciale 72, nessun intervento di messa in sicurezza delle strade «altrimenti sarà un disastro annunciato - aggiunge il presidente di Federalberghi - speriamo che i vari enti riescano a coordinarsi perfettamente tra di loro».
Per fine mese è convocato un tavolo di lavoro con tutti i sindaci da Abbadia a Colico, a cui prenderanno parte anche l’Amministrazione provinciale di Lecco e Trenord, per cercare di individuare dei correttivi adeguati alla situazione a cui si andrà incontro nei mesi estivi, con i bus sostitutivi che dovranno fare i conti con percorsi più lunghi e ritardi dovuti al traffico sulle strade. E con l’overtourism che porta sul lago numeri elevati di turisti difficili da gestire con gli autobus, lo scorso anno la stazione di Perledo Varenna è passata alle cronache per i tanti che attendevano il treno stretti come sardine sui binari, e altri che addirittura stavano in mezzo ai binari a mangiare in attesa del treno.
Un’estate d’oro quella del 2024 con 700mila presenze da metà maggio a fine agosto. Un fiume di turisti, molti di passaggio, e vista ormai la fama del Lario le attese per il 2025 sono altee ma si rischia il contraccolpo a causa della mancanza dei treni. P. San.
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