Treni, Sertori: «Così non va, bisogna intervenire in modo deciso»

Dopo l’ennesima settimana di guasti e disagi, l’assessore regionale agli Enti locali, Montagna e Risorsa idrica, Massimo Sertori, sottolineare la necessità di mettere mano al trasporto su rotaia

«Intervenire in modo deciso sulla linea ferroviaria perché così è evidente che non va affatto bene». E’ l’assessore regionale agli Enti locali, Montagna e Risorsa idrica Massimo Sertori a sottolineare la necessità di mettere mano al trasporto su rotaia dopo l’ennesima settimana di guasti e disagi. Lo ha fatto questa mattina davanti alla folta platea intervenuta nella sala consiliare di palazzo Muzio per il convegno sulla sostenibilità, declinata secondo i due ambiti di sport e turismo.

Ricordando che in fatto di sostenibilità la Valtellina con la sua vasta produzione idroelettrica non è seconda a nessuno, l’assessore ha anche fatto presente che quella della provincia di Sondrio se non la prima - «c’è un dibattito in corso» - è stata comunque la seconda linea elettrificata al mondo. Un vero record. «I nostri avi sono stati degli antesignani in questo senso - ha sottolineato -. Oggi sicuramente abbiamo dei grossi problemi sulla linea ferroviaria e bisognerà occuparsene in modo deciso perché mi pare abbastanza chiaro che così non si possa andare avanti».

Da quando all’inizio di settembre la ferrovia è stata riaperta dopo i canonici tre mesi di chiusura estiva per i lavori di potenziamento infrastrutturale in vista anche dell’appuntamento con le Olimpiadi di Milano Cortina 2026, guasti e ritardi sono stati pressoché quotidiani. Giovedì sera il treno partito da Milano Centrale verso la Valtellina è rimasto fermo più di un’ora e mezzo nella stazione di Bellano a causa del guasto su un altro convoglio, un Donizetti, tanto che qualcuno dei passeggeri ha deciso di farsi venire a prendere in auto. E il giorno prima, il 2 ottobre, le cose erano andate anche peggio per un problema alla stazione di Ardenno. Un vero e proprio black out tra le 13 e le 17,30 che ha coinvolto 16 treni che hanno viaggiato in ritardo, nove che hanno subito variazioni di percorso e in alcuni casi sostituiti con autobus e sei che sono stati del tutto cancellati. Una giornata campale con buona pace di studenti e pendolari. Pare che in quel caso sia stata propria una criticità legata alla fornitura elettrica a rallentare il trasporto su rotaia. In sostanza Enel avrebbe sospeso la fornitura di energia nella zona di Ardenno, stazione ferroviaria compresa. Le batterie di emergenza che avrebbero dovuto supplire alla mancata erogazione però non sono mai entrate in funzione. E poiché l’apparato di stazione senza corrente non funziona si è bloccato tutto.

Esattamente come successo alla stazione di Roma Termini, con l’aggravante però che a Roma è stato un evento accidentale a provare il guaio, mentre nel caso di Ardenno era tutto programmato. Enel aveva avvisato per tempo Rfi del fatto che avrebbe tolto la tensione. Non una situazione inaspettata o di emergenza che però ha provocato tutti i danni registrati. Una situazione quella del trasporto ferroviario evidentemente insostenibile.

Non solo Sertori ha espresso la volontà di intervenire, ma anche il nuovo prefetto Anna Pavone, appena insediatasi, ha mostrato di avere piena contezza delle criticità tanto da aver assicurato di voler fare tutto il possibile per provare a superarle.

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