Treni e scuola, inizio anno da incubo
Protestano i genitori: «I bus sono pochi»
Colico-Chiavenna, ancora disagi sulla tratta: convogli persi e corse su gomma insufficienti. «Quando i ragazzi si presentano, i due pullman sono già stipati e partono senza di loro».
Bus sostitutivi al posto del treno, con gli studenti fermi alla stazione che inevitabilmente lo perdono, visto che la corriera passa sulla statale. Ma anche meno posti di quelli che occorrono sui pullman rispetto ai vagoni. Senza dimenticare i ritardi e le corse cancellate. La prima settimana di lezioni del nuovo anno scolastico ha fatto segnare i consueti problemi per gli studenti sulla linea ferroviaria Colico-Chiavenna.
Lunedì, per citare l’ultimo esempio, coloro che sono arrivati a Colico dalla Valtellina, certi di trovare sul binario il regionale delle 14.04 per Chiavenna, sono stati costretti a rinunciare al viaggio su rotaia. Hanno trovato, nel piazzale della stazione, due autobus sostitutivi. I posti disponibili, secondo le testimonianze di alcune madri, non sono stati sufficienti per trasportare tutti gli studenti. A quel punto, per alcuni, non è restato altro da fare che aspettare il treno successivo. Le proteste, da parte degli alunni e dei familiari, sono state vivaci e inevitabili. Alcuni hanno messo la propria rabbia su Facebook, ad esempio sulla pagina dedicata al dialogo fra gli enti locali e i cittadini, altri hanno protestato direttamente con il personale di Trenord. Se il buongiorno si vede dal mattino, l’anno scolastico 2018-’19 non parte con i giusti presupposti. «Anche se i pullman a Colico, alle 14 sono due – spiegano le persone che protestano - gli studenti che frequentano le scuole di Colico e arrivano in stazione prima del treno da Sondrio riempiono gli autobus». Mezzi che, quando si presentano i ragazzi provenienti da Sondrio, sono quindi già pieni.
Poche settimane fa la Cisl di Sondrio ha lanciato un chiaro allarme, spiegando che con l’inizio delle lezioni la situazione delle ferrovie locali sarebbe diventata ancora più insostenibile. Un conto sono i disagi che riguardano poche persone, quando scuole e uffici sono chiusi, un altro i disguidi che lasciano a piedi decine di utenti. I sindacalisti hanno avuto, purtroppo, ragione. La Regione nelle scorse settimane ha assicurato di volere mettere in campo interventi efficaci per tutelare i pendolari. Trenord, interpellata sul problema evidenziato lunedì, non ha fornito, almeno per il momento, risposte. Anche il treno 5288 per Sondrio – in partenza da Lecco alle 17.15 - non è effettuato. Per salire su quello successivo, i viaggiatori hanno dovuto aspettare un’ora. Siamo solo a metà settembre: l’anno scolastico è ancora lungo e l’inverno, di solito, è uno dei momenti peggiori.
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