Sversamento nel lago, situazione tornata nella norma. Ma il responsabile resterà impunito
Rimosso e portato in un’apposita discarica per lo smaltimento il materiale oleo assorbente posizionato a Riva Nera nella zona del Castello, per contenere lo sversamento di idrocarburi avvenuto lo scorso 2 marzo. Dopo oltre dieci giorni la situazione è tornata nella norma.
Purtroppo però resterà impunito l’ignoto autore del gesto che avrebbe versato degli idrocarburi in un tombino del paese, probabilmente durante le operazioni di pulizia di bidoni o cisterne, e che a sua volta è finito nel lago.
Così come avvenuto già nell’agosto del 2022 anche questa volta non si è ancora riusciti a trovare il colpevole, ma a quanto pare si tratta di persone che ben conoscono il paese e sanno occultare le loro tracce.
A pagare il conto sarà l’Amministrazione provinciale, ente competente per i problemi ambientali, che ancora sa a quanto ammonta la somma esatta che dovrà sborsare, ma ha già un impegno di spesa per il periodo da settembre dello scorso anno a settembre 2026 pari a 105mila euro, per tutti i possibili episodi sull’intero territorio lecchese.
Subito il 2 marzo sul posto erano arrivati i vigili del fuoco intervenuti con un mezzo da terra e con la squadra nautica a bordo di un battello da soccorso.
La società incaricata del servizio di pronto intervento, l’Ecologica piemontese di Torino, sotto la supervisione dei tecnici provinciali, aveva posizionato delle panne e materiale oleo assorbente per il contenimento e la rimozione dell’inquinamento.
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