Svaligia una cantina di salami, poi scappa con l’Ape. Arrestato in un bar a Colico

Colico

Ci sono malviventi che rischiano l’arresto per mettere a segno colpi milionari, altri che mirano ad accaparrarsi gioielli o auto di lusso, e per farlo utilizzano tecnologie e mezzi all’avanguardia.

Non appartiene certo a questa categoria il malvivente che, nella serata di mercoledì scorso, ha svaligiato una cantina ben rifornita di salami, dandosi alla fuga a bordo di un motocarro Ape Piaggio. Finendo, poi, in manette a Colico.

La vicenda ha avuto inizio sull’altra sponda del lago. Più precisamente a Domaso. Qui, un uomo originario dell’Est Europa si è introdotto nella cantina di un’abitazione facendo incetta di salami nostrani. Completata la razzia di prelibatezze, ha caricato la golosa refurtiva a bordo dell’Ape e si è allontanato, certo di passarla liscia.

I suoi movimenti sospetti, però, sono stati notati dalla moglie del padrone di casa, nonché proprietario dei salumi. La donna ha allertato il marito che, ben determinato a non perdere i preziosi insaccati e forse credendo di trovarsi di fronte a una bravata, si è messo sulle tracce del ladro.

Una volta intercettato il motoveicolo, il legittimo proprietario dei salami si è avvicinato, facilitato anche dalla ben nota velocità ridotta a cui viaggia il famoso motoveicolo della Piaggio. Ma è stato a quel punto che la vicenda ha assunto contorni inquietanti e decisamente preoccupanti. Pare, infatti, che l’uomo alla guida del motocarro, tutt’altro che intenzionato a restituire la refurtiva, abbia estratto un’arma, minacciando l’inseguitore.

A quel punto, avendo cara la propria vita più che la sorte degli insaccati, il domasino ha desistito dall’intento di recuperare il maltolto. Perduti i salami e ogni traccia del malvivente, la faccenda pareva essersi conclusa mestamente per il proprietario dei salumi, a cui non è restato altro da fare che sporgere denuncia e rientrare nella propria abitazione.

La serata, però, aveva ancora in serbo un colpo di scena. Qualche ora più tardi, infatti, a Colico è stato richiesto l’intervento delle Forze dell’ordine a causa delle presenza di un avventore molesto all’interno di un bar.

Giunti sul posto, i Carabinieri hanno fermato l’uomo che recava disturbo, notando poi la presenza del motocarro, risultato essere proprio quello segnalato poco prima, in seguito al furto avvenuto a Domaso. Nel veicolo anche vari oggetti riconducibili alla vicenda consumatasi sulla riviera occidentale del Lario.

In breve tempo tutte le tessere del puzzle si sono incastrate, permettendo di ricostruire buona parte dei movimenti dell’uomo, che avrebbe trascorso la serata combinando guai su entrambe le sponde del lago.

Inevitabile, a quel punto, l’arresto dello straniero. Sulla vicenda sono in corso gli accertamenti del caso, per definire nel dettaglio le responsabilità dell’uomo e le accuse a suo carico.

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