Sul treno gli alunni non sono uguali: chi studia a Colico paga di più
Anche quest’anno studenti delle superiori penalizzati dagli abbonamenti. «La trasferta a Morbegno costa solo 75 euro, quella in provincia di Lecco, invece, ben 107».
Anche quest’anno gli studenti valchiavennaschi iscritti alle scuole superiori di Colico pagano il viaggio molto più dei coetanei che frequentano gli istituti di Morbegno e Sondrio.
L’origine del disagio è chiara. Da anni Regione Lombardia promuove l’utilizzo del trasporto pubblico attraverso “Io viaggio”, biglietti e abbonamenti integrati validi su tutti i mezzi pubblici della Regione e delle singole province. Gli alunni diretti a Morbegno e Sondrio, anche se inevitabilmente passano da Colico sia all’andata, sia al ritorno, possono utilizzare i ticket provinciali. Per la provincia di Sondrio costano 75 euro al mese. Per le trasferte nella città del Lago, sede di vari corsi frequentati da valchiavennaschi, ad esempio nell’ambito del turismo o dell’elettronica, ci vuole quello regionale, visto che la destinazione si trova in provincia di Lecco. Il prezzo sale: si arriva infatti a ben 107 euro per l’abbonamento mensile integrato che comprende tutti i mezzi, a cominciare dal treno e dagli autobus.
I problemi, per i giovani valchiavennaschi, sono determinati anche dalla necessità di utilizzare sia la ferrovia, sia le autolinee. Mentre i chiavennaschi possono raggiungere Colico puntando esclusivamente sul treno o su bus che sostituiscono i convogli, per la Val Bregaglia, la Val San Giacomo e la sponda occidentale della valle della Mera è indispensabile il servizio di corriere, quindi un semplice abbonamento del treno non sarebbe sufficiente. Nei primi giorni del nuovo anno scolastico, vari genitori hanno protestato perché non ritengono giusto che i propri figli – diretti a Colico – siano costretti ad acquistare più biglietti o il tagliando regionale. Al danno, come anticipato, si aggiunge la beffa. Per i viaggi fino a Colico – che dista 27 chilometri da Chiavenna – si rischia di spendere molto di più – circa trecento euro all’anno - rispetto a Sondrio, nonostante un tragitto che raddoppia.
Il problema non è inedito. Si è presentato già in passato e anche in quelle occasioni gli studenti e i familiari hanno protestato. L’anno scorso Trenord si è limitata a osservare che applica le tariffe prestabilite. Tocca agli enti locali il compito di provare a risolvere quello che, secondo molti, è un chiaro problema. Dopo l’intervento del Comune di Piuro, che si era rivolto agli enti superiori, dodici mesi fa la situazione si era risolta. Ora, però, si ripresenta. Un supporto prezioso potrebbe arrivare dalla Provincia (ieri il presidente e sindaco di Chiavenna Luca Della Bitta non era reperibile al telefono), anche perché la Stps è di proprietà dell’ente di palazzo Muzio.
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