Sostegno alla pesca sportiva, dalla Regione un finanziamento di 200mila euro
Le associazioni qualificate di pescatori dilettanti ricreativi contribuiscono con i loro programmi di intervento a sostenere la conservazione, la tutela e il ripopolamento della fauna ittica autoctona, nonché la vigilanza sulle acque di interesse ittico
Ci sono 200mila euro a livello regionale, a sostegno della pesca dilettantistico sportiva e a tutela del patrimonio ittico autoctono, tramite il finanziamento di programmi d’intervento proposti dalle associazioni dei pescatori dilettantistiche qualificate.
Le associazioni qualificate di pescatori dilettanti ricreativi contribuiscono con i loro programmi di intervento a sostenere la conservazione, la tutela e il ripopolamento della fauna ittica autoctona, nonché la vigilanza sulle acque di interesse ittico «ed è importante prevedere un contributo a supporto delle attività realizzate, e con questo provvedimento l’assessore all’agricoltura Alessandro Beduschi dimostra di sostenere la pesca perché i pescatori svolgono un importante aiuto e un prezioso ruolo di presidio dell’ambiente che merita di essere sostenuto», dice Mauro Piazza, sottosegretario alla presidenza di Regione Lombardia.
Pescatori che con il loro impegno aiutano il lago e i torrenti a vivere con interventi che vanno a rimpinguare la presenza di pesci, e che aiutano a portare avanti varie attività, a fare il giusto controllo contro bracconieri e chi non rispetta le regole, e che quando ce n’è bisogno si
Nei giorni scorsi la giunta regionale, proprio su proposta dell’assessore Beduschi, ha approvato i criteri per l’accesso ai contributi regionali destinati alle associazioni qualificate di pescatori dilettanti ricreativi per l’anno 2024. Per la provincia di Lecco si è qualificata l’associazione Sportiva dilettantistica sezione provinciale di Lecco.
La dotazione finanziaria complessiva è di euro 200mila e il contributo finanzierà programmi di attività finalizzati alla realizzazione di due linee di intervento: “Linea 1” con 100mila euro, relativa ai programmi volti alla tutela, gestione e conservazione del patrimonio ittico autoctono; “Linea 2” con 100mila euro, relativa alla gestione dei centri di riproduzione di fauna ittica destinata al ripopolamento dei corpi idrici regionali, ovvero laghi e torrenti, e gestiti dalle associazioni qualificate di pescatori dilettanti ricreativi che ne abbiano la disponibilità.
Nei prossimi mesi, appena i progetti delle varie associazioni, verranno approvati e finanziati, potranno essere concretizzati. Sul Lario al pesca dilettantistica è uno sport che accomuna intere generazioni, come dimostrato recentemente con la pesca agli agoni dove c’erano ragazzini che osservavano papà e nonni impegnati nella pesca, tramandando un’usanza che sul lago ha ancora parecchio seguito, e non tanto per il “bottino” ma per il tempo trascorso in compagnia.
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