
Solo tredici taxisti a Lecco, «troppo pochi
soprattutto con l’afflusso di turisti»
Lecco
I taxisti? Non si trovano mai. E costano troppo. E costeranno, per alcune tratte, ancora di più, visto che sono andate in commissione IV le nuove tariffe. Ma dare addosso ai taxisti è sbagliato e ingiusto. Con sole tredici licenze, tra le quali undici aderenti al servizio di radiotaxi, non si possono fare miracoli. Ma i taxisti, sollecitati dall’assessore Giovanni Cattaneo, si sono resi conto che il servizio era carente e da un anno a questa parte, per migliorare la situazione, i taxisti lecchesi, quasi tutti, si sono uniti (sempre in undici su tredici), nel Consorzio Taxisti Lecchesi. Pierluigi Triboli è il legale rappresentante del consorzio, Nicolò Mandia il vicepresidente e Nicolò Rusconi, segretario.
Ma andiamo con ordine e analizziamo la situazione punto per punto. In primis: a Lecco è difficile trovare un taxi: «Siamo in tredici – ammette Triboli - E non abbiamo turni di servizio anche perché la legge non li impone. Ma il radio taxi (0341 1606), è stato creato proprio per ovviare a questo problema, con un turno di servizio da 9 ore al giorno ciascuno di noi. Ma se in inverno in tredici siamo in tanti, in estate tredici non bastano. Soprattutto se mancano i controlli sugli Ncc che sono il doppio di noi e non sempre operano correttamente: loro dovrebbero partire solo dalla rimessa e solo su prenotazione. Invece molti operano quasi “a chiamata”, come fossero taxisti. Detto questo, di sicuro se anche avessimo 50 taxi a Lecco, ma tutti fanno quel che vogliono, avremmo i taxi solamente nelle ore e nei giorni più redditizi dell’anno e nessuno in tutti gli altri».
I Taxi costano tanto. «Ma le tariffe – spiegano i taxisti sono decise dal Comune su base Istat nazionale. Sconti si possono fare, ma siamo tutte “Partite Iva” sottoposte al regolamento comunale. Ora le tariffe, che erano ferme al 2012, aumenteranno del 30 per cento su alcune voci: sul chilometrico (da 1 a 1,30 euro a chilometro), mentre la sosta oraria diminuirà. Per la città non cambia molto, ma per l’extraurbano sì. È un rincaro dovuto. La tariffa minima da 10 euro, però, non esisterà più. Si parte dai 4,50 euro e così si pagheranno un po’ di meno le corse brevi». Tanto per fare qualche esempio: un Lecco-Malpensa passerà da 180 a 200 euro circa. Linate 150 e Orio 120 euro.
Ma ridurre il tutto a rapporto costi-offerta è sbagliato. E i taxisti spiegano perché: «Quest’estate i treni si fermeranno per tre mesi sulla Lecco-Colico, ma a noi non l’ha detto nessuno. Prevediamo disastri. Noi lavoreremo molto di più, vero, ma siamo pochi e non potremo sempre esserci per tutti. Quante corse si possono fare da Lecco a Colico in un turno di 9 ore? Quattro? Cinque? E non siamo un servizio di linea. Non possiamo sopperire alle mancanze del Tpl, trasporto pubblico locale». Non solo. L’accusa che i taxi non ci sono mai, è falsa. O, meglio, da spiegare: «In verità – spiega Triboli - ci siamo solo noi. Se un turista va a Bellagio, per cenare, per tornare indietro ha l’ultimo pullman verso le 19... Può al massimo andare a fare merenda a Bellagio... E in estate è sempre così. Quanti taxi ci vorrebbero per portare avanti e indietro i turisti che vogliono cenare a Bellagio? Stessa cosa moltiplicata per tutte le tratte turistiche. Mancano i trasporti pubblici, non i taxi»
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