Si lancia dal Forcellino, la vela non si apre: morto base jumper di 33 anni
Quella che doveva essere una giornata di divertimento si è trasformata in tragedia per un 33enne che poco prima delle 13 si è lanciato dal Forcellino ai Piani Resinelli. L’uomo stava facendo base jumping, sport dalle forti emozioni, ma poco dopo il lancio è sparito dalla vista degli amici che erano con lui e stavano osservando l’esperienza dalla forte adrenalina.
Immediata la chiamata ai soccorsi in quanto subito si è fatto avanti il sentore che qualcosa era andato storto. Sul posto l’elisoccorso arrivato da Como che ha perlustrato la zona del Forcellino scendendo verso la falesia e da lì in direzione dell’area boschiva, in linea d’aria sopra la spiaggia dell’Orsa maggiore, tra Abbadia e Lecco.
Ore di perlustrazione, con anche l’ausilio della squadra della XIX delegazione Lariana del soccorso alpino, e dei vigili del fuoco, che da Pradello sono saliti verso il sentiero di Valverde in direzione del Forcellino. L’uomo è stato poi individuato in un’area impervia sotto il Forcellino, poco lontano da dove si era lanciato con la tuta alare, che a differenza di quanto si potrebbe credere, non è uno strumento improvvisato ma una particolare tuta da lancio che riesce ad aumentare la superficie del corpo umano conferendovi un profilo alare, trasformando la velocità data dalla forza di gravità in planata orizzontale, ed è provvista di un paracadute.
Quel paracadute che a quanto pare non si è aperto, sulla dinamica dei fatti sono ora in corso le indagini per accertare cosa davvero sia successo. Potrebbe essere stato un guasto tecnico oppure un improvviso malore che non avrebbe permesso al 33enne di azionare la vela. Non ci sarebbero invece stati improvvisi spostamenti d’aria, come vento, in quanto la giornata era climaticamente tranquilla.
Le attrezzature sono ora al vaglio degli inquirenti, i Carabinieri della stazione di Lecco, che dovranno stabilire la dinamica dei fatti, raccogliendo anche le testimonianze degli amici, al medico a bordo dell’elisoccorso, scaricato a valle con il verricello, non è rimasto che constare il decesso del 33enne.
Immediato il ricordo alla tragedia dello scorso 21 febbraio avvenuta con modalità simili, quando Alessandro Fiorito, classe 1961, di Gallarate in provincia di Varese, pilota di professione, si era lanciato proprio dal Forcellino impattando contro la falesia e perdendo la vita. Nelle prossime ore si potranno avere maggiori informazioni sulla precisa dinamica dei fatti e sulle cause del grave incidente, a quanto pare lo sportivo era esperto e preparato e in piena salute. Come dicevamo, l’impatto col suolo sarebbe avvenuto poco dopo il lancio, forse anche a causa di un urto con la sottostante parete rocciosa, ma è tutto ancora da chiarire.
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