Servizio di guardia medica e 118
La Procura chiude le indagini
Operazione Stakanov, per alcuni indagati il pm ha chiesto l’archiviazione
Nel mirino l’assegnazione dei turni, favoriti sempre gli stessi medici
Fine indagine con qualche sorpresa per l’operazione Stakanov condotta dalla Digos della questura cittadina, che lo scorso inverno ha gettato nella bufera la sanità lecchese.
Nove indagati complessivamente nei due filoni dell’inchiesta coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica cittadina Paolo Del Grosso, il primo relativo al cosiddetto “sistema premiante” di assegnazione dei turni al servizio di emergenza sanitaria, l’allora 118, favorendo «con precisione matematica» sempre gli stessi medici; dal secondo sarebbero emerse invece anomalie anche nell’assegnazione dei turni al servizio di continuità assistenziale, ossia la Guardia medica, la medicina riabilitativa e le visite fiscali.
Il magistrato ha chiuso le indagini archiviando però la posizione di tre-quattro indagati, i quali non dovranno dunque attendere i canonici venti giorni previsti per sapere se verrà per loro chiesto o meno il rinvio a giudizio.
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