Scene da film d’azione sulla statale 36: le immagini e la denuncia di un automobilista
É passato un anno e mezzo da quando è accaduto il fatto, ma Paolo Castelli, di Mandello del Lario e che da anni fa la spola su e giù dalla Valtellina per lavoro, ha deciso di renderlo noto via social solo domenica sera.
«Avevo consegnato subito il video della mia dashcam alla Polizia stradale di Bellano - dice Castelli - e non mi sembrava corretto rilanciare il tutto via social nell’immediato. Per cui ho lasciato passare un po’ di tempo, e, ora, credo di poter anche rendere pubblico l’accaduto anche per far capire alle persone in che situazioni possono venirsi a trovare gli utenti della strada. Senza dire dei sorpassi azzardati cui si assiste e in ben due occasioni, sia io, sia altri che erano con me in strada in quel momento, abbiamo visto la morte in faccia».
Eloquenti le immagini postate da Castelli, tutte, ma davvero emblematico quanto accaduto fra l’11 e il 12 marzo del 2023, era un sabato, ed era passata la mezzanotte di circa mezz’ora, nella canna sud della Super36 fra Colico e Dorio.
«Rientravo dal lavoro in Valtellina diretto verso casa - dice Castelli - quando, mio malgrado, sono stato spettatore di una scena mai vista. Una Mercedes classe A mi ha superato a circa 130 km all’ora ed ha superato anche un’altra auto che viaggiava davanti a me rispettando i limiti. Solo che il conducente si era leggermente spostato a sinistra con le ruote sulla linea tratteggiata della mezzeria. Questo ha obbligato il conducente della Mercedes a frenare e, certamente, la cosa gli ha dato fastidio, ma, come spesso accade, tutto finisce lì, più o meno. Invece, in quel caso, no. Perché è successo che la Mercedes ha proseguito, poi, probabilmente ripensandoci, il conducente ha messo le quattro frecce, ha rallentato, si è fatto raggiungere dall’auto che aveva appena superato, poi, da destra, le si è parato davanti mettendosi di traverso sulle sue corsie bloccandole.
É sceso dall’auto ha urlato al conducente di non farlo mai più aggiungendo anche gesti eloquenti, poi è risalito ed è ripartito. Io impietrito, dietro ai due, ho assistito alla scena con la dashcam che ha ripreso tutto. Ho portato subito i video alla Polstrada di Bellano, poi non ho più saputo se sono risaliti o meno all’autista, però, a distanza di tempo, una pubblicazione via social, a mio avviso, ci stava ovviamente togliendo tutte le targhe».
E non è tutto perché Castelli assicura essere protagonista, quotidianamente, di scene di ogni tipo e di aver già rischiato almeno due volto incidenti gravi per colpa di terzi.
«La peggiore fra Sernio e Lovero in discesa verso Tirano - dice Castelli - sempre di rientro dal lavoro in Alta Valtellina, che frequento molto. Era la notte fra il 24 e il 25 luglio 2021 e mi sono visto la morte in faccia. Un’auto che risaliva è uscita in sorpasso più che azzardato a un palmo dal mio naso. Mi sono spostato a destra, per forza, ma è stata una questione di millimetri penso. Ho preso una paura incredibile e, poi, ancora, a Colorina, erano le 21 del 17 maggio 2018 quando un automobilista mi ha superato con una manovra al limite, rischiando di trascinare me e l’automobilista che viaggiava in senso opposto in un grave incidente. Mi chiedo se si possa attentare così alla vita delle persone che percorrono le strade della Valtellina e del Lario».
Comportamenti duramente sanzionati, se scoperti, ovvio, con inasprimento delle pene previste dal nuovo codice della strada che entrerà in vigore entro i prossimi 15 giorni.
Scene da film d'azione sulla statale 36. Video di Redazione
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