Ritrovamento di Edoardo, il sindaco di Colico: «Ora recuperi serenità e tranquillità»

Monica Gilardi è contenta: «C’è felicità dopo giorni di ansia»

Il ritrovamento di Edoardo, adolescente rimasto fuori casa per una settimana, ha portato grande gioia a tutti i suoi cari. Ma a tirare un sospiro di sollievo è stata anche la grande famiglia della comunità colichese.

In questi giorni, infatti, tutto il paese ha atteso il ritorno di quel ragazzino dal volto pulito e dall’animo buono, che mai avrebbe voluto perdere. «Dopo una settimana in cui siamo stati tutti in ansia, oggi siamo felici – commenta il primo cittadino di Colico, Monica Gilardi, interpretando i sentimenti dell’intera comunità che rappresenta – In una vicenda come questa, seppure indirettamente, ti senti coinvolto come sindaco, ma anche come genitore, come cittadino, come adulto. E ora, che è giunta la notizia del ritrovamento di Edoardo, non possiamo che essere tutti soddisfatti per lieto fine. Per l’esito positivo di questo suo allontanamento. Adesso gli auguriamo il meglio, di poter recuperare serenità, pace e la tranquillità con la sua famiglia».

Una famiglia che non ha mai smesso di cercalo, di lanciare appelli e di sperare in un suo ritorno. A confermare al sindaco la notizia del ritorno di Edoardo è stato proprio papà Alessandro, poco prima di riabbracciare il figlio.

«Questa mattina mi hanno informata della cosa alcuni conoscenti, che avevano letto la notizia online – continua Gilardi –. A quel punto mi sono accertata dei fatti contattando direttamente il papà di Edoardo. Lui mi ha risposto, spiegando che stavano andando a Milano per andarlo a prendere. Alla vigilia di Pasqua questa è veramente un’ottima notizia. Dopo il clamore di questa settimana, per Edoardo e i suoi cari è il momento di ritrovare la loro intimità di famiglia».

Monica Gilardi è sindaco, ma anche mamma. Come tale ha vissuto con particolare emozione queste giornate, e ora commenta: «Penso che, come genitori, non conosciamo mai fino in fondo i nostri ragazzi. Metti al mondo i figli, ma non ti danno il libretto di istruzioni per crescerli. E tu cresci con loro giorno dopo giorno. Quello che è accaduto è stato un evento importante, di frattura, dentro la quotidianità di una famiglia, un momento di lacerazione. Ora possiamo solo sperare che questo ragazzo sia stia bene. Questo è quello che conta, tutto il resto si affronterà in famiglia».

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