«Rattoppo con avvallamento
Moto e biciclette a rischio»
Interrogazione in Provincia del consigliere della Lega Simonetti
«Dopo i lavori per la fibra ottica sull’asfalto è rimasto un dislivello»
Ciclisti e motociclisti sul piede di guerra contro il “rattoppo” all’asfalto, fatto lungo la strada provinciale 72 da Olcio di Mandello in direzione di Grumo di Lierna, per buona parte nel tratto delle gallerie.
La vicenda era già balzata alle cronache a gennaio, dalle nostre colonne, ed ora torna d’attualità con l’interrogazione presentata dal consigliere della Lega, Stefano Simonetti, che chiede lumi all’Amministrazione provinciale.
Tutto ha inizio lo scorso anno quando viene posizionata la fibra ottica lungo il tratto stradale, con uno scavo sul lato destro in direzione nord. Terminato l’intervento la strada è stata risistemata, asfaltando lo spazio scavato.
Un ripristino che però ha raccolto subito tante lamentele per il metodo in cui è stato fatto. Fatto non proprio a regola d’arte. «Il dislivello tra l’asfalto esistente e quello utilizzato per la riasfaltatura provoca, in alcuni punti un gradino pericoloso per ciclisti e motociclisti - fa notare Simonetti -. Tale scavo, per quanto risaputo, ha una lunghezza di 1.600 metri e l’asfaltatura è stata fatta in modo approssimativo, oltre a ciò, a seguito delle piogge all’ingresso della galleria si sono formate anche delle buche».
Una situazione a rischio. «Con l’avvicinarsi del periodo estivo è prevedibile, una maggiore passaggio di ciclisti e motociclisti sulla provinciale 72 - prosegue il consigliere Simonetti - è indispensabile un intervento di sistemazione urgente con la eliminazione del dislivello e nuova asfaltatura della corsia di marcia».
Ma non solo: «L’Amministrazione provinciale sui suddetti lavori è pienamente responsabile oltre che negligente, imprudente e superficiale, in quanto non ha controllato i lavori al momento di sistemazione dell’asfaltatura», rimarca il consigliere.
Amministrazione provinciale che nel prossimo consiglio dovrà dare risposte, e soprattutto dovrà trovare il modo per intervenire e riqualificare la zona.
«Il rischio è che qualcuno si faccia male – sottolinea Simonetti – ciclisti e motociclisti mi hanno chiesto di presentare questa interrogazione, considerati i rischi che ogni giorno si corrono. Mi auguri che si trovi la soluzione velocemente».
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