Poste di Lierna: «Pochi due anni»
Il pm dice no al patteggiamento
Nicola Preteroti ha rigettato la richiesta di patteggiamento avanzata dalla difesa dell’ex direttrice, si torna in aula il 9 dicembre - Una trentina i cittadini che si sono costituiti parte civile
Secco “no” del pubblico ministero alla richiesta di patteggiamento avanzata questa mattina da uno dei due difensori di Patrizia Greco, l’ex direttrice dell’ufficio postale di Lierna indagata per le ipotesi di reato di truffa, con l’aggravante della continuazione, dell’entità della somma “distratta” e della cosiddetta “minorata difesa”, e falsità in scrittura privata.
Questa mattina in tribunale a Lecco, nell’aula del giudice dell’udienza preliminare Paolo Salvatore gremita di legali e parti offese, l’avvocato Giambattista Colombo del Foro di Milano, che difende l’ex funzionaria insieme al collega Giovanni Castronovo del Foro di Palermo, ha avanzato la richiesta di poter accedere al patteggiamento, proponendo due anni con la sospensione condizionale della pena. Una richiesta a cui il sostituto procuratore della Repubblica Nicola Preteroti, titolare del fascicolo d’inchiesta, ha opposto un netto diniego, ritenendo la quantificazione della pena incongrua.
Dopo una breve sospensione, che ha dato la possibilità a pubblico ministero e avvocato di confrontarsi privatamente, è stata raggiunta un’ipotesi di accordo di patteggiamento allargato (quindi, una pena più alta e senza sospensione condizionale). L’avvocato Colombo ha però chiesto un rinvio per poterla sottoporre al codifensore e all’imputata (non presente in aula), richiesta che il giudice ha accolto aggiornando l’udienza al prossimo 9 dicembre.
Un rinvio che dà modo anche alle parti civili di cercare di risolvere le controversie insorte in questi mesi con Poste Italiane: delle 54 parti offese che risultano dall’elenco della Procura, una trentina si sono costituite in giudizio. Alcune hanno già ottenuto dalle Poste il risarcimento del danno patrimoniale patito, alcune solo parzialmente, alcune posizioni - infine - restano ancora in sospeso.
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