Polemica sul “portaborse” del sindaco
«Spesa inutile per le casse di Dervio»
La minoranza: «Meglio impiegare quei soldi per il segretario comunale». Cassinelli: «Figura utile per far funzionare meglio il municipio»
È polemica a Dervio sulla decisione del sindaco Stefano Cassinelli di assumere un portaborse.
Insorge la minoranza: «Abbiamo espresso un voto nettamente contrario alla variazione di bilancio che destina risorse comunali per la creazione di un “ufficio di staff” del sindaco - afferma il capogruppo di “Insieme per Dervio”, Davide Vassena - È un organo prettamente politico, di solito presente in comuni di ben altre dimensioni, per il quale è prevista l’assunzione di un collaboratore scelto direttamente dal sindaco, senza procedure di concorso, che verrà adibito a funzioni che abbiamo chiesto di conoscere ma che non ci sono state adeguatamente spiegate».
Secondo Vassena, invece, sarebbe «molto più importante ripristinare la figura del principale garante della legalità dell’azione amministrativa, cioè di un segretario comunale a tempo pieno, al quale invece la nuova amministrazione ha volutamente rinunciato subito dopo il suo insediamento, causando grossi problemi al funzionamento della macchina amministrativa che non potranno certo essere risolti dal “portaborse” del sindaco».
Cassinelli, dal canto suo, replica con una spiegazione: «Si tratta di una persona inquadrata nella categoria B3 o C1, a diciotto ore settimanali, a 700 euro circa al mese, con un costo tra i 1.100 ed i 1200 euro compresi i contributi. Serve a sopperire alla carenza di organico, per far funzionare meglio il Comune».
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