Pesca elettrica per catturare i siluri
I grandi predatori venuti dall’Est minano l’equilibrio ittico, la Regione annuncia misure drastiche
Verso una nuova campagna di abbattimento anche per i cormorani, considerati ancora più pericolosi
Pesci siluro e cormorani nel mirino dei pescatori: mangiano tutto quello che trovano, si riproducono a dismisura, e stanno mettendo in ginocchio l’equilibrio ittico del Lario e dell’Adda.
Per i voraci predatori si profilano tempi difficili. La Regione sta predisponendo contromisure massicce: abbattimento di almeno un migliaio di uccelli, cattura tramite pesca elettrica e successiva eliminazione di tonnellata dei grandi pesci provenienti dai giganti fluviali dall’Europa Orientale.
D’altronde, a detta dei pescatori la situazione sta diventando ormai insostenibile: trovano nelle reti siluri da oltre venti chili e ogni volta che escono sul lago vengono accerchiati da gruppi di cormorani.
Nell’ultima campagna di selezione siglata da Regione, tra il primo ottobre 2020 e lo scorso 15 marzo, sono stati abbattuti 116 cormorani, poco più di un quinto dell’obiettivo che si prefiggeva il Pirellone.
Dissuasione sonora
«I cormorani contribuiscono in maniera drastica alla diminuzione dello stock ittico e sono causa anche di ferimento dei pesci, il che li rende suscettibili alle malattie e spesso li induce ad abbandonare settori di habitat occupati, anche in momenti strategici quali la riproduzione o il periodo di rifugio invernale - spiega Fabio Rolfi, assessore all’agricoltura, alimentazione e sistemi verdi di Regione Lombardia -. Nel corso degli ultimi tre anni sono state condotte azioni di controllo del cormorano. Si tratta di interventi previsti nelle aree segnalate dagli uffici territoriali come maggiormente significative per la presenza di specie ittiche di pregio. Lo scopo degli interventi è quello di dissuadere i cormorani con azioni di sparo e disturbo mentre sono in fase di ricerca alimentare».
A sollevare il problema era stato nei giorni scorsi, da queste colonne Stefano Simonetti, presidente della Federazione pesca sportiva e attività subacquea, più nota come Fipsas, che diceva: «Nell’Adda e nel Lario i pesci siluro stanno creando seri danni ma li metterei al secondo posto nella lista dei nemici dell’equilibrio del sistema ittico, perché in vetta alla classifica ci sono i cormorani che sono un serio pericolo, sono sempre più numerosi e mangiano notevoli quantità di pesce».
Uno su dieci
Il numero di capi abbattibili annualmente secondo il parere dell’Istituto superiore per la protezione e ricerca ambientale, Ispra, è pari al 10% del totale dei cormorani registrati durante i censimenti degli uccelli acquatici svernanti organizzati nell’ambito dell’iniziativa “International waterbird census” di gennaio 2020.
Negli ultimi tre anni sui laghi lombardi è stata prevista una quota di abbattimento rispettivamente di 923 esemplari, diventati 993, e poi 723 cormorani «ma la stessa non è mai stata raggiunta, rimanendo a quote non superiori al 20% degli esemplari abbattibili. Ciò è stato determinato dal limitato coinvolgimento delle polizie provinciali. Hanno operato con continuità le polizie di Varese e di Lecco, e proprio a Lecco nella campagna 2020-2021 ne sono stati abbattuti 116», conclude l’assessore regionale Rolfi.
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