Pesa Vegia si replica a Bellano
Domenica il falò cancellato dal vento
Grande partecipazione comunque all’evento, con cinquemila biglietti venduti. Ridotto anche il corteo delle lucie per il lago mosso
Archiviata la “Pesa vegia” edizione zero, quella con l’esordio dei cammelli (e gli altri animali esotici), domenica ci sarà una coda, l’accensione del falò che non è stato possibile fare alla mezzanotte di giovedì a causa del forte (e freddo) vento che ha imperversato per tutta la serata.Alle 18 circa, in piazza Tommaso Grossi, ci sarà il ritrovo per tutti i figuranti, con frittelle, the, vin brulè e musica per una sorta di ringraziamento collettivo a chi ha lavorato poi verrà dato fuoco alla pira di otto metri.
Senza falò, alla “Pesa” di quest’anno è mancato qualcosa - ma i biglietti venduti sono stati comunque cinquemila - in compenso però i cammelli hanno dato un quid in più alla storica manifestazione, che è nel Dna dei bellanesi.
Il vento ha impedito l’arrivo delle gondole corriere con i messi spagnoli: alle 22 le due Lucie sono state limitate all’interno del molo poiché le acque agitate del lago hanno consigliato di non correre rischi inutili. E giovedì più che mai i presenti hanno saltato sulle note della nenia della “Teresa di Pom”, anche per scaldarsi.
È stata adottata anche qualche misura di sicurezza in più, dopo l’appello dei prefetti per l’allarme attentati: durante il corteo la Sp 72 è stata bloccata ai due estremi da un mezzo del servizio d’ordine messo di traverso per evitare ogni possibilità di eventuali intrusioni.
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