Perledo: il turismo è a stelle e strisce

Nei primi otto mesi del 2024 ci sono stati 16.411 turisti che hanno soggiornato in paese, pari a 58.747 pernottamenti con una permanenza media tra le tre e le quattro notti. Un incremento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno quando i turisti erano stati 14.130 con un più 2.281, e i pernottamenti 50.284 con un più 8.463. Analizzando i dati del 2023 il 46,44% sono stati uomini e il 53,56% donne, il 36,73% si è mosso in gruppo e il 58,23% con la famiglia. Solo il 5,04% è arrivato da solo. Quest’anno il 45,77% dei turisti che hanno pernottato sono stati uomini e il 54,23% donne.

Rispetto ai dati 2023 il turista che sceglie Perledo come meta delle sue vacanze, mantiene un buon equilibrio in termini di genere, si nota un aumento nella presenza di gruppi pari al 45,52% a discapito delle famiglie che restano il 45,58%. I villeggianti in solitaria continuano invece a rappresentare un’eccezione ovvero l’8,9%, seppur in crescita.

La fotografia emerge dai dati provenienti dal portale dell’imposta di soggiorno e dalle rendicontazioni degli incassi dei parcheggi, rielaborati da parte dell’Amministrazione comunale. Più del 55% delle persone che soggiornano a Perledo arriva complessivamente dagli Stati Uniti, Regno Unito, Germania e Francia. Spariti i turisti provenienti da Russia e Giappone. Rispetto ai dati 2023 si nota una leggera flessione del dato relativo agli statunitensi con meno 1,93% e tedeschi con meno 3,38%; compensato parzialmente però dall’aumento degli inglesi con più 1,63%. Per quel che riguarda le provincie italiane è Milano a farla da padrone con oltre il 16% delle presenze, segno che anche i turisti meneghini non si limitano a visite in giornata, ma gradiscono anche pernottare a Perledo. Buoni anche i dati di Torino e Roma che fanno segnare complessivamente quasi il 14%.

«Il trend continua ad essere positivo, sia in termini di presenze che di pernottamenti - dice il vicesindaco Mauro Gumina - tuttavia ci sono punti di attenzione quali, ad esempio, l’aumento della percentuale di saturazione, rispetto ai posti letto disponibili, nei mesi estivi a danno delle mezze stagioni, fenomeno imputabile in parte certamente alle condizioni meteo, ma a cui concorre probabilmente anche la penuria di servizi al turista nei periodi primaverili e autunnali».

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