Oliveto, stop alle ristrutturazioni
«Intralciano il turismo»

Scoppia la polemica sulla decisione di vietare i lavori in estate La minoranza: «Non siamo Bellagio o Varenna, così si penalizza l’edilizia»

Il paese cresce sul fronte del turismo ed il Comune vieta, nei vecchi nuclei storici di Onno, Vassena e Limonta, le opere edilizie da aprile a settembre. Dal 2 aprile sarà vietata l’installazione di ponteggi, l’occupazione di aree con il deposito di materiali edili o di risulta di lavorazioni edili, le opere interne possono continuare sino al 31 maggio.Di conseguenza, nei centri storici tutte le opere edili dovranno cessare nel periodo compreso tra l’1 giugno ed il 30 settembre, restano esclusi dalla limitazione tutti gli interventi indifferibili in quanto urgenti o perché hanno carattere di pubblico interesse.

In pratica tutti gli interventi relativi al superbonus edilizio possono aspettare. Una decisione che sta sollevando tante lamentele.

Un momento difficile

«Ben venga la volontà di sviluppare il turismo ma con tutto rispetto non si può bloccare il lavoro delle imprese edili, soprattutto in un momento di difficoltà come l’attuale - rimarca Pierfranco Negri capogruppo della minoranza “Insieme per oliveto” -. Con tutto rispetto per la crescita turistica non dimentichiamo che i nostri centri storici non sono quelli di Varenna o di Bellagio dove già ci sono queste regole. Se vogliamo abbellire e migliorare l’aspetto del paese dobbiamo permettere di fare le ristrutturazioni e non di bloccare i lavori esterni da inizio aprile a fine settembre».

L’ordinanza sta raccogliendo parecchie critiche. «Sarebbe bastato bloccare i lavori da metà luglio a fine agosto che è il periodo clou del turismo. Per le aziende edili è una notevole perdita economica», aggiunge Pierfarco Negri.

Solo nel centro storico

Il sindaco Bruno Polti non arretra. «Non ostruiamo nulla, non blocchiamo niente, stiamo crescendo turisticamente. Non si può avere i centri storici bloccati dai cantieri durante l’estate - rimarca il sindaco -. Si sta facendo troppa confusione anche perché esclusi i centri storici delle tre frazioni nel resto del paese si può lavorare liberamente. Dobbiamo deciderci se far crescere il turismo con persone che scelgono di passare del tempo da noi incentivando l’economia, o accontentarci del passaggio».

Il servizio su La Provincia di Lecco in edicola domenica 13 febbraio

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