Oliveto: controlli sul drone sul sasso di Onno

Oliveto lario

Una ricognizione con il drone e una serie di verifiche per valutare lo stato di salute del Sasso di Onno: l’imponente montagna che si erge sopra l’abitato di Onno, passata alle cronache per la frana del 1984 che piombò sull’abitato lasciando gravi conseguenze a parecchie abitazioni, e un uomo ci rimise pure la vita. Erano le 8 del mattino di sabato 14 gennaio quando ci fu un forte boato, si sollevò una nube di polvere e la frazione di Onno fu invasa da una colata di massi e terra.

«In questi anni qualche verifica è stata fatta, ma considerato che il nostro territorio è a rischio idrogeologico prevenire è sempre meglio che curare - spiega il sindaco Federico Gramatica -. Abbiamo affidato allo studio di Giovanni Della Torre, ingegnere di Cernobbio, per 18mila euro, l’incarico per un rilievo aerofotogrammetrico del sasso di Onno, così da avere l’analisi dello stato di conservazione delle opere esistenti. Un ventennio fa erano stati fatti dei controlli, ma ora le tecniche sono cambiate, sono più sofisticate e dopo quarantun anni vogliamo sapere se potrebbero verificarsi altre frane, cosa che proprio non ci auguriamo». In particolare l’Amministrazione comunale vuole sapere se ci sono eventuali criticità, e chiede che vengano approfondite con ispezioni visive con operatori su fune. In poche aprile dei geologi esperti in arrampicata che vadano e controllino con precisione nei canaloni. Negli ultimi decenni sul fronte di Onno è stato un susseguirsi di smottamenti, poi negli ultimi tempi l’Amministrazione provinciale è intervenuta con un lavoro di messa in sicurezza delle pareti sopra la strada Lariana, così da contenere eventuali frane. Ora il Comune ha messo a disposizione 18mila euro per uno studio che accerti lo stato di salute del Sasso di Onno, e che chiarisca eventuali possibili problemi così da intervenire subito in modo mirato.

«La frana del 1984 è stato l’evento più grave sul nostro territorio e ha cambiato il volto di Onno, ora ci auguriamo non si verifichino mai più eventi simili e per questo abbiamo affidato lo studio. Dopo l’evento è stato realizzato un muraglione protettivo a protezione dell’abitato», conclude Gramatica.

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