Nuovo autovelox. Ma è ancora spento
Superstrada 3, montata una nuova postazione in direzione sud all’altezza dell’area di servizio di Mandello. Quattro in totale gli apparecchi. Livolsi (Stradale): «Decideremo con la prefettura quando metterli in funzione».
Arriva un altro autovelox sulla super 36 nel tratto da Colico a Lecco in direzione Sud. Si trova al chilometro 66, in parallelo a quello che si trova sulla corsia Nord, all’altezza dell’area di servizio di Mandello. Ma anche questo, come gli altri tre (quello “gemello”, più uno tra Colico-Piona e Colico-Zona industriale in corsia Nord e uno tra Dervio e Bellano in corsia Sud), non è stato ancora attivato. I quattro “occhi elettronici” cominceranno prima o poi a fotografare gli automobilisti che supereranno il limite dei 90 chilometri orari.
Ad ammetterlo è lo stesso comandante della Polizia stradale di Lecco, Mauro Livolsi: «Dobbiamo fare un piano con la Prefettura in ottemperanza della nuova normativa, la cosiddetta circolare Minniti di quest’estate. Quando era stato fatto il primo progetto di installazione di questi autovelox non c’era ancora questa circolare, per cui dobbiamo adattare la situazione alla circolare ed emettere l’ordinanza riveduta e corretta».
Paradossalmente le nuove norme hanno dato più tempo agli automobilisti indisciplinati, che per qualche tempo potranno scorrazzare sulla 36 temendo solamente i dispositivi mobili, che sono spesso presenti su questa trafficata arteria: «In effetti stiamo svolgendo servizi di rilevazione della velocità anche sulla superstrada 36, per cui gli automobilisti sono invitati a tenere comportamenti corretti alla guida». Ma i nuovi autovelox rispettano, sulla super 36, la nuova normativa, più stringente in materia di visibilità? In direzione Nord i due installati non sono difficili da individuare. Bisogna essere distratti (o troppo veloci) per non accorgersi della loro presenza. Ma i due in direzione Sud non sono del tutto visibili.
Eppure Livolsi toglie ogni speranza a chi spera di appellarsi, in caso di multe, alla nuova normativa: «Sulla 36 la nuova normativa è praticamente già rispettata dall’origine, perché i cartelli che indicano la presenza di controllo elettronico della velocità sono un po’ ovunque e non da ieri. Per cui le installazioni fatte sono a posto dal punto di vista della normativa. Non credo ci si possa appellare a nulla».
Il discorso è semplice: sulla 36 i cartelli non solo ci sono sempre stati, ma sono anche già stati “utilizzati”, nel senso che gli automobilisti si sono imbattuti più volte nelle pattuglie della Polizia stradale intente a rilevare le velocità dei veicoli in transito. L’ordinanza della Prefettura, che andrà a regolamentare l’utilizzo degli autovelox fissi, andrà a colmare l’ultima lacuna normativa e gli “occhi elettronici” saranno “accesi”. Con la facoltà, però, di aumentare i controlli anche con i “mobili”. Insomma, chi corre sulla 36 è avvertito.
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