Niente più sci al Cainallo: si è sciolta l’associazione Esino 2000
Il tapis roulant del Cainallo per questa stagione invernale resterà in magazzino. L’associazione “Esino 2000 Cainallo” si è sciolta per mancanza di persone pronte a raccogliere il testimone lasciato dal direttivo uscente. Nelle scorse settimane all’assemblea per il rinnovo del direttivo non si è presentato nessuno, ed è giunta la notizia dello scioglimento dell’associazione, che dopo due decenni ha scritto la parola fine. Una decisione sofferta ma è stato impossibile trovare un’alternativa.
«Spiace tanto ma non si poteva fare altrimenti - dice Raffaella Acquistapace, ultimo presidente del sodalizio -, il direttivo era composto da soci che ormai da più mandati portavano avanti l’associazione e confidavamo in un rinnovo. Confidavamo nei genitori di chi oggi ha bambini piccoli, considerato che il tapis roulant è un’attrazione soprattutto per loro, ma purtroppo nessuno si è reso disponibile. Noi dopo tanti anni non potevamo più continuare, ci voleva il ricambio».
Il sodalizio, come dice il nome, è nato nel 2000 quando ancora c’erano gli impianti per lo sci, poi chiusi. Quindici anni fa l’arrivo del grande tappeto che ha raccolto subito tanti consensi sia da chi vive in zona, ma anche da molti turisti. L’associazione nel corso del tempo ha dovuto fare i conti con la mancanza di ricambio, e ora dopo più di vent’anni è arrivata alla chiusura. Con gli introiti legati all’uso del tapis roulant l’associazione pagava l’energia elettrica, le assicurazioni, e il combustibile, ed è andata avanti grazie ai volontari. «Al rinnovo del direttivo ci aspettavamo l’arrivo di nuove leve, di persone pronte a portare avanti quanto fatto e invece non si è presentato nessuno. Il direttivo uscente ha fatto la sua parte per parecchi anni», prosegue Raffaella Acquistapace. L’impegno richiesto era quello di gestire il tapis roulant nei fine settimana e durante le vacanze di Natale, in presenza di neve, certo non poco ma con un consistente gruppo di volontari si sarebbe potuto portare avanti quanto creato nel tempo. Il “tappeto” non verrà posizionato a meno che nei prossimi giorni qualcuno non si faccia avanti, anche se sarà molto difficile, visto che l’assemblea per il rinnovo del direttivo a ottobre è andata deserta, e ormai dopo due mesi è chiaro che non ci sarà un nuovo capitolo.
Al Cainallo, sempre che arrivi la neve, chi vorrà potrà salire e sciare liberamente, ma non avrà più il tapis roulant che ha attirato qui tante famiglie dal lecchese, dal milanese, ma anche dalla Valsassina e dai paesi del lago.
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