Morto in bici contro la parete a Mandello
«Chi ha assistito, contatti la polizia»
Ancora da ricostruire la dinamica dell’incidente costato la vita a Gabriele Riva di Abbadia - Il comandante Modica: «Non ci sono altri mezzi coinvolti e non abbiamo testimoni»
Due comunità, Abbadia e Mandello, strette attorno alla famiglia di Gabriele Riva, 50 anni, il geometra deceduto venerdì pomeriggio a seguito di un incidente lungo via per Maggiana, la strada interna che collega Mandello con Abbadia.
Riva era in sella alla sua bicicletta a pedalata assistita e stava scendendo da Crebbio, frazione di Abbadia dove risiedeva con la famiglia, quando all’altezza della frazione di Maggiana, in territorio di Mandello, nelle strette vicinanze dell’incrocio con la strada che porta allo svincolo sulla statale 36, è andato ad impattare contro lo sperone di roccia riportando una serie di traumi. Subito le sue condizioni sono apparse legate ad un filo e poco dopo essere giunto all’ospedale Manzoni è spirato.
Gabriele Riva lascia la moglie Maria, ed i figli Lorenzo e Letizia, geometra di professione lavorava in uno studio d’architettura di corso Promessi Sposi a Lecco.
«Ci stringiamo attorno alla famiglia, non ci sono parole in un momento così difficile», aggiunge il sindaco Riccardo Fasoli. Sulla dinamica dei fatti, dopo una serie di voci contrastanti che si inseguono da venerdì sera il comandante della polizia locale mandellese Mario Modica chiarisce: «Non ci sono altri mezzi coinvolti nell’incidente, e non ci sono neppure testimoni che hanno assistito al sinistro - rimarca il comandante Modica -. Se qualcuno ha visto qualcosa deve rivolgersi subito a noi e rilasciare una dichiarazione ufficiale».
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