Morte del poliziotto a Colico
Aperta indagine sui soccorsi
La procura sta sentendo come persone informate sui fatti i volontari, gli infermieri e i medici che hanno soccorso Francesco Pischedda giovedì sera.
I tempi del soccorso sotto il viadotto a Colico, il trasporto prima all’ospedale di Gravedona e il trasferimento nella notte all’ospedale di Lecco dove l’agente scelto Francesco Pischedda è arrivato già morto, sono al vaglio della procura di Lecco che ha aperto un’indagine sui soccorsi. Non risultano persone indagate, gli inquirenti stanno ricostruendo a 360 gradi quanto accaduto quella sera per chiarire la dinamica e verificare la correttezza delle procedure seguite.
In queste ore, infatti, gli agenti della questura di Lecco stanno sentendo come persone informate sui fatti i volontari della Cri di Colico e del Soccorso Bellanese e il personale infermieristico coinvolto, oltre ai medici dell’ospedale di Gravedona.
Giovedì sera l’allarme per i due feriti, il poliziotto e il fuggiasco precipitati, era stato lanciato alle 20.20 in codice giallo alla centrale operativa del 112 e sul posto erano stati inviate due ambulanze e un’auto medica. Inizialmente il quadro clinico più grave sembrava essere quello del moldavo, mentre Francesco Pischedda era cosciente anche se dolorante a un braccio . In rinforzo era stata inviata un’auto infermieristica dall’ospedale di Gravedona, ospedale dove l’agente è stato trasportato qualche minuto prima delle 22. Gli esami che erano stati effettuati avevano poi evidenziato l’emorragia interna in corso (rottura dell’aorta toracica) e l’esigenza di un’operazione d’urgenza ma all’ospedale di Lecco, nel reparto di cardiochirurgia. Causa la pioggia l’elicottero non si era potuto alzare in volo e quando l’agente è arrivato al Manzoni, trasportato in ambulanza da Gravedona (altri 50 minuti di trasporto) purtroppo per lui non c’era più nulla da fare: il suo cuore aveva già smesso di battere.
L’altro ferito era stato invece trasportato direttamente all’ospedale di Lecco per le fratture riportate alle gambe e nella notte era stato operato. Il moldavo, 25 anni, è tuttora ricoverato in coma farmacologico.
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