Milano e Mandello sempre più vicine
«Ora serve più decoro»
La visita oggi dell’assessore Terzi è arrivata in stazione
Incontro con il sindaco e consigliere Mauro Piazza
«Il diretto volano per il turismo, ma servono interventi»
Ci sono voluti sei anni, petizioni, proteste e lamentele da parte di tanti pendolari, lavoratori e studenti, per riuscire a fare fermare i diretti a Mandello.
Sei anni di battaglie
Sei anni con il sindaco Riccardo Fasoli in prima fila per portare le richieste ad ogni tavolo regionale, ed ora finalmente le distanze con Milano, ma anche con Lecco e la Valtellina si sono accorciate.Questa mattina l’assessore regionale ai trasporto Claudia Maria Terzi ha fatto sosta in paese e più precisamente alla stazione ferroviaria dove è arrivata con il diretto partito alle 11.02 da Lecco e arrivato a Mandello alle 11.11. Già il fatto che il treno sia arrivato in orario è una buona notizia considerati i tanti disagi degli ultimi tempi.
«La fermata dei diretti a Mandello è un volano per il turismo e per l’economia, per lo sviluppo del territorio, ci sono voluti anni perché per introdurre la fermata dei diretti era necessario realizzare il nuovo sistema di incrocio dei treni a Bellano - ha rimarcato l’assessore regionale Terzi -. Completata questa revisione il mese scorso è stato possibile introdurre le nuove fermate che sono importanti per la vita quotidiana di studenti e lavoratori ma anche per l’attività turistica, in vista delle stagioni future ma anche in un’ottica più ampia come quella per le Olimpiadi del 2026 che sembrano lontane ma sono vicine».
Rivisto il palinsesto degli orari, introdotta la fermata dei diretti, resta però una situazione che lascia a desiderare, e non solo a Mandello, sul fronte degli edifici.
«Un tempo alla stazione di Mandello e a quella di Olcio avevamo i fiori, ogni giorno gli addetti componevano la data con i fiori nelle aiuole - ha ricordato il sindaco Riccardo Fasoli -. Poi Rfi ha preferito togliere tutto».
Presente all’incontro il consigliere regionale Mauro Piazza
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