Mandello, sta meglio la donna picchiata
L’aggressore rimane in libertà
Si trova ancora in ospedale, ma le sue condizioni non sono gravi
Il convivente l’ha colpita alla testa dopo ultimo litigio. Indagano i carabinieri
Si trova ancora ricoverata al pronto soccorso dell’ospedale di Lecco la donna di 42 anni di Mandello che nel tardo pomeriggio di giovedì è stata colpita alla testa dal compagno con un tubo di metallo. Fortunatamente con il passare delle ore, dopo il trasporto al Manzoni in codice rosso, seppur non in pericolo di vita, le sue condizioni sono migliorate tanto che per lei è stata definita una prognosi di venti giorni.
Il fatto
Proseguono intanto le indagini condotte dai carabinieri di Lecco, intervenuti nell’abitazione della coppia in via Moioli, in frazione Olcio, insieme alla polizia Locale. Allo stato attuale l’aggressore, Luigi Iadicicco di 50 anni, origini campane, non è stato arrestato. Sono infatti in corso nuovi accertamenti da parte delle forze dell’ordine coordinati dal sostituto procuratore Paolo Del Grosso.
A raccontare quanto accaduto alle forze dell’ordine, è stata la figlia adolescente della donna (padre differente) che in passato, in più circostanze, aveva già assistito a percosse.
Questa volta, al culmine dell’ennesimo litigio, che sembra essere stato stato motivato dall’uomo con ragioni di gelosia, la ragazzina ha potuto solo assistere impotente alla violenza scatenata contro la madre, colpita alla testa più volte con una spranga di ferro.
Erano da poco passate le 18 quando i vicini hanno sentito la donna urlare e l’hanno vista uscire fuori di casa di corsa, con una ferita al capo e hanno quindi chiamato il 112. La famiglia, di origine campane ma da tempo in paese, è già conosciuta dai servizi sociali. L’uomo in passato ha lavorato anche per una cooperativa sociale mandellese. Da tempo aveva manifestato l’intenzione di tornare a vivere Napoli, sua città di origine, dove si era già trasferito per qualche tempo, ma in questi giorni era tornato a Mandello. La coppia ha anche altri due figli più piccoli che erano già stati temporaneamente affidati a dei parenti che vivono proprio in Campania.
Non è la prima volta
Come detto non si sarebbe trattato del primo episodio di violenza all’interno della coppia, seppur in precedenti circostanze la donna aveva deciso di non presentare denuncia. Comportamenti che non erano però passate inosservate al vicinato, spaventato per le continue intemperanze e violenze.
© RIPRODUZIONE RISERVATA