
Mandello
Chiede soldi per persone non vedenti facendosi passare per volontaria di una non ben definita associazione. Martedì mattina l’ennesimo tentativo di truffa in paese, in un supermercato che però non è andato a segno grazie ad una cittadina che ha segnalato subito l’atteggiamento sospetto della presunta truffatrice, una trentenne di origini sudamericane, che dopo aver insultato e strattonato la mandellese è scappata, salendo in tutta fretta sull’auto del complice che l’attendeva all’esterno.
Sembrerebbe che la coppia abbia usato la stessa strategia anche in giro per Mandello fermando la gente. L’episodio al supermercato, dove la sudamericana è entrata come una normalissima cliente, è stato segnalato alle forze dell’ordine, e arriva a pochi giorni dalle truffe telefoniche segnalate dal consigliere di maggioranza di Fratelli d’Italia Igor Amadori. La tattica è sempre quella dell’incidente ad un parente, dal figlio al nipote, che per evitare di finire in carcere necessita di soldi, ma vanno bene anche gioielli. A volte chi finisce nel raggiro poi fa finta di nulla, perché oltre all’essere stato derubato, spesso di oggetti che sono dei cari ricordi, subentra la vergogna. C’è poi la questione delle utenze del gas e dell’energia elettrica, sulla spinta delle notizie dei rincari e di improbabili bonus per abbattere le spese. Telefonate sul fisso che ormai è in uso soprattutto agli anziani dove si chiede di firmare subito un nuovo contratto per l’energia elettrica, il gas o la telefonia, in quello in uso è stato annullato, oppure dicono che c’è stato un problema nella pratica per il cambio fornitura. Per spaventare gli utenti, già disorientati spesso parlano di tariffe che verranno raddoppiate, e c’è anche chi prende appuntamento per andare direttamente a casa a farsi firmare il nuovo contratto, nel giro di una decina di minuti. E purtroppo c’è chi apre la porta a malintenzionati che colgono l’occasione per avviare un raggiro e farsi consegnare soldi o anche oro. A dicembre erano state segnalate telefonate da parte di un’associazione che chiedeva donazioni per bambini ammalati che necessitavano di cure, e una volta convinto chi c’è dall’altra parte del ricevitore fissano un appuntamenti, quasi nell’immediato, per raccogliere soldi. Bastava una piccola donazione, una decina di euro, perché l’obiettivo non erano solo i soldi, ma riuscire a capire cosa c’è in casa e soprattutto se è accessibile senza ostacoli, ovvero senza figli e nipoti che potrebbero essere un ostacolo alle possibili truffe e furti.
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