Mandello: rifiuti anche nella grotta dell’Acqua bianca

Mandello

Rifiuti ovunque. Rifiuti pure in montagna, nella grotta dell’Acqua Bianca sopra la frazione di Rongio, tanto che alcuni escursionisti hanno trasformato i contenitori dell’acqua in cestini, così da non avere nulla da riportare a valle. Peccato però che col tempo sempre più visitatori della grotta hanno pensato di lasciare carte e lattine in quei contenitori. «Ora dovremo salire a prendere tutti quei rifiuti - dice il sindaco Riccardo Fasoli -, purtroppo sono sempre più convinto che i cestini andrebbero eliminati ovunque. Con la scusa di tenere pulito per terra, poi lo zaino, poi le tasche, poi la macchina, non si rispetta la cosa più cara che abbiamo: l’ambiente. I rifiuti vanno portati a casa e differenziati».

Probabilmente qualche escursionista ha anche raccolto carte e lattine lasciate in giro mettendole nei contenitori, pensando di fare una cosa buona, ma col tempo il risultato è stato l’opposto. «In paese abbiamo già tolto alcuni cestini grandi in quanto la gente ci portava i sacchetti dei rifiuti, e una volta che erano pieni lasciavano pure l’immondizia attorno - prosegue Fasoli -, entro fine anno ne toglieremo altri, lasceremo quelli piccoli per la carta e potenzieremo quelli per la raccolta delle deiezioni dei cani, così da rendere l’ambiente più pulito».

L’obiettivo è invogliare a non abbandonare l’immondizia considerato che se non cii sono i contenitori gli “sporcaccioni” non possono portarci i sacchetti dei rifiuti ma devono esporli sull’uscio di casa nei giorni indicato dal servizio di raccolta e rispettare le indicazioni della suddivisione del contenuto. Previsti controlli e sanzioni a chi non rispetta le regole.

Nel 2024 sono state fatte 34 sanzioni da 350 euro l’una per rifiuti abbandonati, il più delle volte sacchi dal contenuto non correttamente suddiviso, spesso carta con plastica ma anche con resti di cucina, posizionati all’esterno delle abitazioni, in luogo pubblico, per più giorni nonostante l’etichetta di sacchi non a norma, e l’invito a ritirali. Sono state elevate anche due sanzioni pesanti, entrambe da 3mila euro, in un caso per materiale edile scaricato sul ciglio di un sentiero in area boschiva, come se nulla fosse, confidando di farla franca, e un’altra per rifiuti di vario genere buttati nel torrente Meria, è infatti sempre più diffusa la brutta abitudine di gettare nei corsi d’acqua quello che non serve.

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