Il Cai Grigne e Ivo Stefanoni, sono i benemeriti del 2024. Nella serata del 22 dicembre al cineteatro De André di piazza Leonardo da Vinci, riceveranno il riconoscimento “Grigna d’oro”.
Il Cai Grigne viene premiato per i cento anni di instancabile attività. La sezione fondata il 31 Agosto del 1924, ha declinato sul territorio mandellese e per i mandellesi i principi fondativi del Club alpino italiano. Con le sue attività ha contribuito a far crescere tra i cittadini ed in particolar modo nelle nuove generazioni la conoscenza della montagna non solo come ambiente naturale da preservare, ma come parte della storia e della cultura del nostro territorio. La crescita di alpinisti di indiscusso livello, la promozione della Scuola Elementare di Comportamento in Montagna, la gestione dei rifugi Elisa e Bietti Buzzi e l’attività di valorizzazione e manutenzione della sentieristica montana ne fanno pilastro sociale e culturale della nostra comunità .
Ivo Stefanoni, plurimedagliato olimpico, ha lasciato Mandello e la Moto Guzzi per proseguire la sua carriera sportiva e professionale a Roma. Apprezzato per il suo senso organizzativo e la sua specchiata moralità, lavorò con i presidenti Giuseppe Saragat, Giovanni Leone, Sandro Pertini e Giuseppe Cossiga, che lo ha gratificato dell’Onorificenza di commendatore, dopo essersi guadagnato in campo sportivo quella di Cavaliere della Repubblica. Con il suo impegno nel mondo sportivo e di lavoro presso le più alte istituzioni della repubblica, ha dato lustro a Mandello in Italia e nel mondo.
La benemerenza “Grigna d’oro” composta da una medaglia d’oro con il profilo della Grigna, e una pergamena, è stata introdotta nel 2018.
Lo scorso anno il riconoscimento è andato alla memoria di Adriana Pasut, una donna che è stata un esempio di coraggio e di abnegazione civica, classe 1924, aveva soltanto 19 anni quando nell’inverno tra il 1943 e il 1944 sfidava i controlli e i rastrellamenti delle milizie fasciste e dei militari tedeschi per portare aiuto ai partigiani.
A Michele Zucchi scampato all’eccidio della Divisione Acqui a Cefalonia: dopo il rifiuto di una resa ai tedeschi, i giorni di resistenza, e una volta portato in Russia, si ritrovò prigioniero a fasi alterne prima dei tedeschi poi dei russi.
Terza benemerenza, ogni anno il Comune può assegnarne un massimo di tre, era andata a Leardo “Leo” Callone per la sua attività sportiva, primatista italiano per 25 anni della traversata della Manica.
Quest’anno i benemeriti sono due, ma in realtà il Cai è un’associazione con parecchi soci e sostenitori, che saliranno sul palco del De André, accanto a loro Ivo Stefanoni, volto molto noto in paese.
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