
Mandello, nell’area dell’ex vellutificio Redaelli un albergo e la Spa di Qc Terme
Il sindaco Fasoli: «E’ tutto al vaglio della Conferenza dei servizi, e per fine marzo, al massimo metà di aprile, dovrebbero arrivare risposte»
Mandello del Lario
Un albergo con un’ottantina di camere, la tanto attesa Spa con le terme, un centinaio di posteggi pubblici e una sessantina privati, per un investimento quantificabile oltre i 20milioni di euro.
L’area dell’ex Vellutificio Redaelli di via approdo Mulini, a Mandello basso, si avvia verso una nuova vita.
La storica azienda specializzata in tessuti, dopo periodi di grande splendore e sviluppo, dando lavoro a tanti mandellesi, da più decenni ha abbassato le serrande, ed è passata attraverso vari passaggi di proprietà - tra cui un fondo svizzero - fino all’acquisto da parte di QC Terme srl, gruppo del benessere fondato dai fratelli Andrea e Saverio Quadrio Curzio.
I tempi per il completamento della riqualificazione non saranno immediati, ma dopo tanta attesa finalmente ci sono passi concreti, che cambieranno volto alla zona, e porteranno un notevole beneficio economico a tutto il territorio.
Il rischio era quello che nell’area avanzasse il degrado e si trasformasse in terra di nessuno, seppur sia sempre stata controllata dai proprietari e chiusa.
«Sull’ex vellutificio Redaelli, sono in corso le pratiche legate alle autorizzazioni per la realizzazione di un albergo e una Spa - spiega il sindaco Riccardo Fasoli -. E’ tutto al vaglio della Conferenza dei servizi, e per fine marzo, al massimo metà di aprile, dovrebbero arrivare risposte. L’area, dopo tante peripezie, è stata acquistata da QC Terme srl, che è sinonimo di alta qualità. Abbiamo fortemente voluto uno sviluppo turistico ricettivo per questa area che si prestava più facilmente ad interventi edilizi di diverso genere, più remunerativi per l’investitore ma meno importanti per il futuro di Mandello».
La nuova struttura che cambierà il volto dell’area dell’approdo Mulini: i vecchi capannoni verranno abbattuti e l’area riqualificata. L’ingresso resterà da via approdo Mulini, là dove un tempo si entrava in azienda.
E senza esagerazioni Mandello accoglierà le terme del lago di Como, entrando nell’olimpo delle località turistiche per eccellenza, e soprattutto l’attività non avrà “concorrenti” in zona portando parecchia gente.
«Prima della fine dell’operazione, adotteremo il piano urbano del traffico che possa definire una viabilità che tenga conto di questo intervento - prosegue Fasoli -. In questo momento le pratiche sono in Conferenza di servizi e per la fine di marzo dovrebbe esserci una risposta, se non ci saranno ostacoli per fine anno potrebbero partire i lavori. Difficile dire quanti dureranno ma ci auguriamo i tempi siano veloci».
Verranno rivisti alcuni sensi unici, senza stravolgere l’attuale viabilità, tenendo conto delle esigenze dei residenti, ma cercando di alleggerire il traffico che si creerà con l’apertura delle teme, che porteranno comunque un turismo di qualità, lontano da quello “mordi e fuggi” che negli ultimi anni ha caratterizzato soprattutto i paesi del basso lago.
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