Mandello. Gilardoni Raggi X
«Sviluppo e nuove assunzioni»
All’indomani dello sciopero l’azienda respinge «inspiegabili attacchi e informazioni non vere»
All’indomani dello sciopero che lunedì scorso ha portato in piazza la metà dei 130 dipendenti della Gilardoni Raggi X preoccupati soprattutto per la continuità aziendale dopo la fuoriuscita dei due soci di minoranza Marco Gilardoni e Andrea Orsini, l’azienda respinge quelli che definisce «inspiegabili attacchi con diffusione, anche a mezzo stampa, di informazioni inveritiere e screditanti su una presunta situazione di sofferenza». Le “informazioni” in questione riguardano dichiarazioni rese pubblicamente dai lavoratori e dai dirigenti sindacali di Fiom-Cgil e Fim-Cisl durante il corteo di lunedì, partito dalla fabbrica e terminato con un sit-in davanti alla sede del Comune di Mandello, che ora sta tentando di mediare per portare a uno stesso tavolo azienda e sindacati per rilanciare il dialogo.
La dichiarazione è parte di una nota di poche righe diffusa alla stampa dall’ufficio del personale e nella quale si legge anche che “nella realtà dei fatti l’azienda riafferma che non sussistono le problematiche denunciate, anzi è in atto un processo di sviluppo che prevede anche nuove assunzioni”.
In sostanza, l’azienda “conferma la piena e fattiva operatività nonché la propria solidità e respinge ogni critica. Al contempo i vertici della società riservano ogni azione necessaria a tutela del patrimonio aziendale, intenzionati a contrastare le iniziative che possono pregiudicare la continuità d’impresa”.
Nessun riferimento, nella nota aziendale, alle altre rivendicazioni, di natura prettamente sindacale, elencate ieri da Emilio Castelli (Fim-Cisl) e Fabio Anghileri (Fiom-Cgil) relative al fatto che «l’azienda nega ogni consenso alla richiesta di giorni di ferie o permessi per l’Avis, per le assistenze a parenti, per cure personali di chi ha patologie invalidanti». Richieste avanzate e risposte «che restano ferme fino all’ultimo momento, quando arriva un no a cui se si trasgredisce pur nell’ambito di quanto permesso dalla legge poi fanno seguito multe e provvedimenti disciplinari». Un dialogo in definitiva difficile a fronte anche, hanno riferito lunedì i lavoratori in piazza, «di reazioni dispotiche da parte della dirigenza aziendale».
© RIPRODUZIONE RISERVATA