Mandello dichiara guerra all’amianto
In paese ancora 35mila metri quadri
Il sindaco: «L’eternit va tolto definitivamente, e non bonificato»
Angeli: «Dal 2000 al 2014 in provincia 144 casi di mesotelioma»
«L’eternit va tolto definitivamente, e non bonificato. Nel 2003 avevamo 70 mila metri quadrati di coperture in eternit su 252 edifici, allo stato attuale la situazione non è ancora, purtroppo risolta, ma i primi risultati ci sono: saremo sui 35 mila metri quadrati di eternit ancora presente».
Il sindaco Riccardo Fasoli, nella sala civica di via Dante, ha fatto il punto sulla situazione locale, nell’ambito dell’incontro “Amianto che fare. Un veleno tra noi”, proposto dal Movimento 5 stelle, con i Comuni di Mandello ed Abbadia.
Al tavolo dei relatori, accanto al sindaco Fasoli, anche la collega di Abbadia Cristina Bartesaghi; Flavio Angeli e Maurizio Scola attivisti del Movimento 5 stelle, con il consigliere regionale grillino Gianmarco Corbetta. A moderare la serata, Aldo Gallo.
«Negli ultimi anni varie aziende si sono messe in regola e hanno smaltito l’eternit, tra queste la Moto Guzzi – ha continuato il sindaco – così come le case Aler e vari privati. Le proprietà dei Comune sono in regola. Non per questo si deve abbassare la guardia».
In paese non ci sarebbero situazioni ad alto rischio, e buona parte degli edifici che ancora hanno la copertura in eternit sarebbero in buone condizioni.
Angeli ha presentato alcuni dati a livello provinciale: «Dal 2000 al 2014 in provincia di Lecco ci sono stati 144 casi di mesotelioma, malattia derivata dallo stare a contatto e respirare polvere pericolosa - ha chiosato - La malattia ha un’incubazione molto lunga, anche decenni, e l’età media in cui si presenta è attorno ai 70 anni. In tutta la provincia ci sarebbero 777 edifici dove è stata accertata al presenza di eternit».
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