Mandello concorde sulla Guzzi
«Al turismo la cittadella serve»
Il casoHa deluso il diniego da parte di Colaninno di realizzare un ampliamento del museo «Il marchio ha un grande richiamo ma il polo espositivo va migliorato, la Ducati lo fa già»
Il futuro turistico del paese passa attraverso il progetto del nuovo museo della Moto Guzzi.
Un polo espositivo di 6 mila metri quadrati, che partendo dal museo già esistente si svilupperebbe con un supporto multimediale, e una revisione interna degli spazi. L’area interessata è quella dall’ingresso pedonale di via Parodi scendendo in direzione sud.
Fulcro di tante iniziative
Una “Cittadella dei motori” fulcro di tante iniziative, capace di generare un indotto economico sia per Mandello che per i dintorni.
Roberto Colaninno, presidente di Piaggio, nei giorni scorsi, in una lettera inviata al sindaco Riccardo Fasoli, ha però espresso il suo diniego.
Per il momento nulla da fare. «Nell’attuale scenario non intravedo i presupposti perché un progetto di quella portata possa essere effettivamente ripreso in considerazione - scrive Colaninno -. Naturalmente apprezzo l’attaccamento del territorio per il marchio Moto Guzzi, e le iniziative che le istituzioni locali dovessero comunque realizzare».
Eppure pochi anni fa era stata la stessa Piaggio, a cui fa capo la Moto Guzzi, a realizzare una bozza di progetto per il nuovo museo..
Nel 2021 l’azienda festeggerà i cento anni. L’ipotesi era di tagliare il nastro della nuova area espositiva proprio in quella data.
«Il nuovo museo Guzzi andrebbe a supportare un indotto turistico che ha già un grande richiamo. Si andrebbero a potenziare le opportunità e a dare impulso all’economia locale - spiega Nicole La Corte -. Capita spesso d’estate, la domenica di vedere i turisti fuori dalla Guzzi. Chiusi fuori perché il museo funziona solo alcuni giorni alla settimana».
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