Mandello, chiuso per tre mesi l’ufficio postale di via Parodi

Fino al 17 ottobre ci saranno i lavori tecnici propedeutici alla realizzazione del progetto “Polis casa dei servizi di cittadinanza digitale”

Chiuso l’ufficio postale di via Parodi per tre mesi e sigillate le storiche cassette rosse della posta: in paese è un susseguirsi di disagi.

Fino al 17 ottobre l’ufficio postale sarà in cantiere per i lavori tecnici propedeutici alla realizzazione del progetto “Polis casa dei servizi di cittadinanza digitale”, e i clienti delle Poste, parecchi in un paese di 10mila abitanti, devono andare ad Abbadia in via Nazionale al civico 120, sportello aperto da lunedì a venerdì dalle 8.20 alle 13.45, e al sabato dalle 8.20 alle 12.45. In alternativa c’è anche l’ufficio di Lierna in via della Liberà al civico 4, aperto da lunedì a venerdì dalle 8.20 alle 13.45, e al sabato dalle 8.20 alle 12.45, dove è attivo lo sportello automatico in funzione ventiquattro ore su ventiquattro.

Tanti disagi che rischiano di trasformarsi in caos ad inizio agosto con il pagamento delle pensioni, considerato che ancora oggi c’è chi va a ritirare direttamente la sua quota in contanti. Un’operazione che richiede tempo e che già in situazione di normalità crea code negli uffici, ed ora con lo sportello di Mandello chiuso si rischia il tracollo soprattutto ad Abbadia, che è la sede di riferimento per effettuare le operazioni vincolate all’ufficio postale di Mandello, come quelle per i conti correnti e i libretti a suo tempo aperti proprio in via Parodi.

La chiusura, come dicevamo prima, è necessaria per realizzare la “Polis casa dei servizi di cittadinanza digitale” che va in parallelo alla riqualificazione interna degli arredi. Ad ottobre alla riapertura sarà attivo lo sportello unico per la pubblica amministrazione, dove poter fare richiesta non solo per l’invio di posta o per il pagamento di un bollettino, ma anche per numerose pratiche burocratiche e amministrative. Tra queste, ad esempio, la procedura per rinnovare un passaporto, o per avere la carta d’identità elettronica.

Il problema sono i lunghi tempi d’attesa, tre mesi, quando a giugno per la riqualificazione tecnologica dell’ufficio di Lierna ci sono volute solo tre settimane.

Da qualche tempo inoltre in centro paese e nella zona del lungolago sono state sigillate pure le cassette dove imbucare lettere e cartoline.

Nell’epoca di internet, con i social che permettono di mandare auguri e immagini dai luoghi di vacanza in tempo reale, le Poste hanno deciso di ridurre il servizio.

E’ un dato di fatto che da qualche anno l’addetto incaricato di fare il “giro” per le cassette le trovava inesorabilmente vuote con un inutile spreco di tempo e di risorse umane. Dovrebbero arrivare le cassette di nuova generazione, denominate “Smart letter box”, in grado di rilevare l’effettiva presenza di lettere e cartoline e dunque di efficientare l’attività di vuotatura che sarà effettuato solo in presenza di invii, così da contenere le spese del personale.

Tanti piccoli disagi che con la chiusura dell’ufficio di via Parodi rischiano di diventare un problema insormontabile.

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