L’ultimo saluto a Gianni
«Eri una persona speciale»
Lierna Una folla commossa si è stretta intorno alla famiglia e agli amici
«Avevi voglia di andare ma non vedevi l’ora di tornare a pranzo dai tuoi»
«Caro Gianni, siamo qui tutti per esprimerti il nostro affetto. Sei stata una persona straordinaria. Avevi la passione per il lavoro e lo sport, eri unico e speciale, ed ora questo dramma è difficile da affrontare. Preghiamo per essere forti e non per piangere. Ti vogliamo tanto bene caro Gianni».
Così i familiari di Giovanni “Gianni” Taruselli, 55 anni, scomparso a causa di una caduta accidentale in montagna, mentre cercava funghi sopra Colico, oggi hanno voluto ricordare il loro congiunto, durante le esequie nella chiesa di Sant’Ambrogio.
Erano in tanti ad accompagnarlo nel suo ultimo viaggio.
I familiari con mamma Angela e papà Abele, le sorelle Bruna e Giusy, i cognati, i nipoti e tutti gli amici, oltre ai colleghi di lavoro della Deutsche Bank dove lavorava. Dopo un periodo a Mandello era ora alla filiale di Menaggio.
Fiori bianchi sulla bara e un grazie di cuore da parte della famiglia alla protezione civile che tanto si è data da fare, all’amico Carlo Panizza che è stato a fianco della famiglia sostenendola, e a Carlo Santini, medico di Lierna.
«Nessuno di noi avrebbe immaginato di trovarsi qui per celebrare il tuo funerale. Venerdì sei partito da casa con quella tua voglia di andare sempre alla ricerca di qualcosa, andavi per funghi, ed avevi il desiderio di tornare a casa per il pranzo dai tuoi genitori. Quel ritardo - ha rimarcato il parroco don Marco Malugani - ha fatto subito dubitare. Abbiamo pregato per te. Sabato pomeriggio ero al campo coi ragazzi e ci siamo fermati a pregare per te, poi alla sera abbiamo saputo».
Gianni, appassionato di montagna, venerdì era uscito per andare a cercare funghi sopra Colico, aveva posteggiato, ed era salito verso la montagna.
Doveva tornare a casa per pranzo, non vedendolo arrivare i familiari hanno lanciato l’allarme. Venerdì pomeriggio sono partite le ricerche proseguite sabato fino a quando il corpo del liernese è stato trovato in un canalone ormai senza vita.
«Per i genitori Angela e Abele è stato un duro colpo - ha proseguito il parroco - ma la fede di mamma Angela è più forte della scossa che abbiamo ricevuto. Un grande dolore, ma noi siamo con voi Il nostro è vero affetto, non occasionale».
Tante le dimostrazioni di cordoglio arrivate in questi giorni ai familiari.
Gianni Taruselli era uno sportivo, andava in bicicletta, era appassionato di pesca e di montagna. Aiutava il padre Abele nella cascina della Selva ad Olcio di Mandello.
Da ragazzo giocava a pallone
«Lavorava in ufficio e lavorava nel bosco, ma era anche un buon cristiano e veniva a messa, e dava il suo aiuto - ha ricordato don Malugani -, da ragazzo giocava a pallone. Gianni era uno che parlava poco ma faceva tanto. Era capace di stare solo e questa era una fortuna per lui».
I colleghi di lavoro ieri hanno voluto ricordare il suo impegno, la sua professionalità e lo sgomento nel ricevere la notizia che Gianni non c’era più, che aveva perso la vita in montagna mentre cercava funghi.
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