L’irruzione in banca a Castione prima della fuga: il bandito è uscito a mani vuote

Prima della folle fuga terminata con una sparatoria sulla 36, Michelangelo Barbara ha tentato di rapinare la filiale di Crédit Agricole all’interno del cento commerciale “Iperal Le Torri”. Armato e a volto coperto, non ha però ottenuto soldi

La folle mattinata di ieri, culminata con una sparatoria sulla statale 36 a Bellano, ha avuto inizio attorno alle 10 con una tentata rapina ai danni della filiale di Crédit Agricole posta all’interno del cento commerciale “Iperal Le Torri” di Castione Andevenno. Un uomo con il volto travisato, e armato di una pistola, è entrato dall’ingresso posto all’esterno del centro commerciale, l’ingresso che dà sul grande parcheggio che serve il supermercato e i negozi presenti nella galleria. Puntando l’arma contro l’unico addetto, gli ha intimato di consegnargli i soldi.

Impossibile

Un’operazione impossibile per il dipendente della banca, però, poiché nello sportello non è custodito denaro. «I dipendenti non hanno gestione del contante, i nostri mezzi forti hanno evitato che la rapina potesse essere messa a segno - spiega Dario Negri, delegato della Direzione regionale Lombardia Nord di Crédit Agricole Italia -. Tutto è temporizzato e nessuno ha modo di aprire le “casse” in autonomia. Quando il rapinatore ha capito che non avrebbe potuto in alcun modo ottenere i soldi che voleva, è fuggito».

Il tutto è durato pochi minuti, come testimoniano anche i filmati delle telecamere di videosorveglianza che ieri mattina sono stati analizzati dai carabinieri. Sul posto, subito allertati dal dipendente della filiale, sono intervenuti i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile con il comandante, il maresciallo Raffaele Sicignano. Hanno raccolto le dichiarazioni dell’operatore, che ha raccontato loro di quel tentativo di rapina, durato una manciata di minuti, e della fuga del malvivente a mani vuote. Le indagini sono condotte dai carabinieri del Nucleo investigativo della Compagnia di Sondrio.

Clientela

Nessuno, all’interno del centro commerciale molto frequentato a quell’ora della mattina, si è accorto di quanto accaduto, né i clienti né i dipendenti del market che si trovano, con una postazione per l’assistenza dei clienti, di fronte all’ingresso interno della filiale e allo sportello bancomat proprio accanto. Il rapinatore, infatti, non è passato per le corsie del centro commerciale, non è entrato dall’ingresso posto tra i negozi, ma da quello esterno.

E pare che, allo stesso modo, nessuno abbia assistito alla fuga del malvivente, mancherebbero così testimonianze dirette sul mezzo su cui è salito. Informazioni che, con tutta probabilità, sono giunte poco dopo, quando gli investigatori hanno visionato i filmati delle telecamere di sorveglianza all’esterno, sul parcheggio dell’ipermercato.

Le ricerche a tappeto del rapinatore non sono partite nell’immediatezza dei fatti, ma poco dopo. Per questo motivo, fanno sapere dalla Procura di Sondrio, i due episodi, la tentata rapina in banca e l’inseguimento con sparatoria, non risultano al momento direttamente collegate. E anche se sembra sia stato appurato in giornata che il malvivente arrestato in provincia di Lecco dopo il suo ferimento sia quello che alle 10 si è introdotto nella filiale di Crédit Agricole con l’intento di rapinarla, allo stato si tratta di due indagini parallele. La prima, quella relativa all’episodio di Castione Andevenno, in capo alla Procura di Sondrio guidata dal procuratore Piero Basilone, la seconda, relativa all’inseguimento e alla sparatoria, in capo invece alla Procura di Lecco.

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