Lierna: interrogazione al ministro per l’antenna spuntata a Genico

L’antenna per la trasmissione dei dati in 5G, posizionata a Genico, finisce a Roma, con interrogazione ai ministri dell’ambiente e della sicurezza energetica e della cultura, sottoscritta dal senatore Tino Magni. La scorsa settimana alcuni residenti, sostenuti da numerosi liernesi hanno deciso di ricorrere al Tribunale amministrativo regionale contro il provvedimento che ha reso possibile l’installazione dell’antenna. Ora Magni, nella sua interrogazione chiede al Governo «di intraprendere urgenti iniziative per fare luce al più presto sull’iter che ha portato all’installazione del ripetitore 5G in prossimità delle abitazioni, nonché sull’impatto ambientale di tale misura, che non può non apparire adottata in assoluto spregio della tutela dei diritti dei cittadini e dei vincoli a salvaguardia del decoro ambientale e turistico della comunità liernese, anche al fine di promuovere la rimozione del ripetitore stesso». Rimozione richiesta anche dai residenti che hanno fatto ricorso al Tar, chiedendo di spostare l’antenna in un altro luogo, lontano dall’abitato e non di impatto ambientale considerato che il ripetitore è stato posizionato lungo il sentieri del Viandante. «L’antenna è stata posizionata senza alcun coinvolgimento preventivo dei residenti che avevano avanzato alcune rimostranze e richieste di informazioni già nel mese di giugno, quando sul terreno del privato apparivano i primi segnali dei lavori di preparazione di una piattaforma - sottolinea Magni -. Le rimostranze sono state di fatto disattese, e oggi non possono che apparire fondate per l’impatto devastante di tale realizzazione sulla frazione e sull’intero territorio».

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