Lierna, antenna 5G: il Comune vuole vederci chiaro

Polemiche più o meno velate, una raccolta firme, la richiesta di accesso agli atti da parte di alcuni cittadini e del gruppo di minoranza.

La questione dell’antenna per la trasmissione dei dati in mobilità 5G, che verrà posizionata a Genico, frazione alta di Lierna, da un mese sta tenendo banco in paese.

Due i motivi di preoccupazione: gli effetti delle emissioni elettromagnetiche nell’area circostante e l’impatto paesaggistico.

«Premetto che il ritardo nella risposta ai cittadini non è dovuto a superficialità, sbadatezza, leggerezza ma bensì ad un’accurata ricostruzione dei fatti e dell’evolversi della situazione che sicuramente non ha avuto inizio di recente ma già da gennaio, quando la società HQ Engineering Italia per conto di Cellnex Italia fa richiesta al Comune per la disponibilità di una porzione di area comunale anche per non definire accordi con privati interessati», spiega il sindaco Simonetta Costantini.

«Questa amministrazione è venuta a conoscenza della pratica a fine giugno quando ormai, contratti, rilievi, valutazioni ambientali e stradali erano stati fatti nella frazione di Genico tra gennaio e maggio, e non abbiamo mai saputo della convocazione della conferenza dei servizi del 26 luglio fino all’inizio lavori. Come Amministratore non sono e non devo essere “profilata” allo sportello unico delle attività produttive gestita dalla Comunità Montana, sono ora in corso accertamenti sugli uffici profilati ad accedere al Suap», prosegue il sindaco.

Quindi è chiaro che le pratiche non vengono preventivamente discusse in Comune , ma presentate direttamente alla Comunità Montana che ha il compito di convocare la conferenza dei servizi.

«Dalle verifiche svolte posso riferire – assicura il sindaco Costantini - per chiarezza e correttezza di informazioni che nel procedimento amministrativo svolto dalla Comunità Montana, in un contesto normativo di favore per lo sviluppo delle infrastrutture di rete pubbliche di comunicazione e delle opere di relativa realizzazione, che sono equiparate, per legge statale, ad opere di urbanizzazione primaria è stato fatto tutto nel rispetto delle norme».

Alla conferenza dei servizi del 26 luglio sono state invitate: Arpa, che ha rilasciato, il proprio parere favorevole e positivo, attestando che, in tutti i punti analizzati, non vi sono superamenti dei limiti di cui alla vigente normativa in materia di protezione della popolazione dall’esposizione ai campi elettromagnetici. La Soprintendenza - chiamata a valutare gli aspetti ambientali e paesaggistici, non ha a sua volta espresso alcun rilievo ed alcuna opposizione.

Il Comune, inoltre, non essendo convocato non si è potuto pronunciare.

«Ci stiamo muovendo con enti sovracomunali e persino con la società stessa perché è chiaro che non passi il messaggio che il Comune accetta un’antenna così impattante in una delle più belle frazioni e sul Sentiero del Viandante. Non so quale sarà il risultato. Certo è che fino all’ultimo non mi arrenderò. Ora però mi chiedo: come mai nessuno ha fatto il nome del proprietario del terreno che lo ha affittato e nessuno l’ha mai accusato di aver favorito una grossa “oscenità” all’insaputa dei frazionisti? Anzi: qualcuno ha dichiarato che il proprietario è venuto a conoscenza pochi giorni prima: non scherziamo. Mi ha chiesto aiuto al telefono dichiarando che al rientro delle vacanze gli addetti ai lavori erano entrati in casa sua per allacciarsi alla corrente e agganciarsi al palo dell’Enel senza autorizzazione. Ho suggerito di chiamare i carabinieri, non ha voluto, e per cercare di risolvere la situazione ho mandato l’agente di polizia locale a controllare. Caro signore, se entrano a casa mia non chiamo il Comune ma chiamo i carabinieri», conclude il sindaco Simonetta Costantini.

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