Lecco, tornano i “michini” di Santa Marta. Le celebrazioni
Santa Messa alle 9.30 in piazza. Poi alle 18.30, questa volta all’interno della chiesa, alle 21 il rosario, e al termine, il concerto
Tornano i “michini”, qualcuno li chiama anche “michétt”, preparati in occasione della festa di Santa Marta. Piccoli panini impastati con una ricetta segreta che nasce da particolari dosaggi di ingredienti semplici quali acqua, farina e lievito.
Appuntamento lunedì 29 luglio con la messa alle 9.30 nella piazza di Santa Marta, considerato che la chiesetta ha dimensioni troppo ridotte per assicurare a tutti i partecipanti la possibilità di entrare. A celebrare sarà il prevosto monsignor Davide Milani, che al termine benedirà i panini che poi verranno distribuiti tra i presenti.
Alle 18.30, questa volta all’interno della chiesa di Santa Marta ci sarà la messa, alle 21 il rosario, e al termine il concerto, ad ingresso libero, “O dulcendo amoris. Tre secoli di musica sacra” con il mezzosprano Dyana Bovolo, e Jacopo Mattavelli all’organo, con musiche di Vivaldi, Haendel, Pergolesi, Gounod e Gomez.
Per motivi di sicurezza dalle 7 alle 24 c’è il divieto di transito veicolare in piazza Santa Marta e in via Mascari, dal civico 47 al civico 44 e il divieto di sosta con rimozione forzata in piazza Santa Marta.
La tradizione popolare attribuisce ai “michini” poteri miracolosi, quasi un vaccino contro malattie e calamità, ed è stato così per anni e anni fino al 1970 quando sciolta l’antica Confraternita del Santissimo Sacramento e della Carità Cristiana, costituita nel 1675, non c’era più nessuno a proseguire.
Confraternita che aveva introdotto la distribuzione dei panini quale segno di carità cristiana e vicinanza alle persone.
Archiviata la manifestazione, nel 1993 l’allora prevosto monsignor Roberto Busti decise di reintrodurla, il suo successore monsignor Franco Cecchin la portò avanti, e poi è stata tramandata all’attuale prevosto monsignor Davide Milani, che lunedì celebrerà la sua ultima messa dei “michini” visto che a settembre lascerà Lecco per Roma, dove assumerà l’incarico di Segretario generale della Fondazione Pontificia Gravissimus educationis e di Officiale del dicastero della cultura e dell’educazione della Santa sede.
Toccherà poi al nuovo prevosto don Bortolo Uberti, originario di Perledo, portare avanti la tradizione.
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